La terra non smette di tremare, poco dopo le 7.40 di domenica 30 ottobre, una nuova forte scossa è stata avvertita nella capitale, in maniera molto più forte e distinta che il sisma dello scorso 24 agosto e quello della scorsa settimana con epicentro tra Umbria e Marche. Migliaia di cittadini sono scesi in strada. Dalle prime informazioni si tratterebbe di una magnitudo sopra il 6 con epicentro in provincia di Rieti. La scossa è stata avvertita distintamente in tutto il Centro Italia, ma anche a Napoli. Manfredonia ha avvertito il forte nuovo terremoto sentendo vibrare armadi e lampadari.
La scossa è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo ttutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia.
‘E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, e’ un disastro, in disastro!”. Lo dice il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, Marco Rinaldi, dopo l’ultima forte scossa. ”Dormivo in auto, ho visto l’inferno…”
“E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”. Così il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci dopo l’ultima scossa di magnitudo 6.1. “Per fortuna che erano zone rosse – aggiunge -. La poca gente che è rimasta è scesa in strada, si sta abbracciando. Adesso stiamo andando in giro per le frazioni per vedere quello che è successo”.
La Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia, sono crollate: sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture.
Paura a Roma per la nuova scossa di terremoto avvertita stamattina nella Capitale, più forte rispetto ai giorni scorsi. Secondo quanto si è appreso, sono decine già le telefonate arrivate ai vigili del fuoco. La gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città. La metro è stata temporaneamente interrrotta per verifiche.
Un impianto in ferro non subisce danni in quanto elastico. Infatti in quelle zone non si è rotto il tubo della dorsale del metano in pressione. In Giappone le centrali nucleari non subiscono danni dai terremoti, da non confondere con il maremoto.
Prima o poi toccherà anche a noi, meglio evitare che ci sia alle porte della città il più grande deposito di Gpl del pianeta “terra”. Una quantità pazzesca di 6o milioni di litri!