Il 13 novembre prossimo, i cittadini di Manfredonia saranno chiamati a pronunciarsi sulla realizzazione di un deposito costiero di gas GPL nel territorio della loro Città, su proposta e progetto di Energas /Q8. Come noto, si tratta di un impianto di grandi dimensioni, a ridosso del centro abitato, consistente in 12 serbatoi della capacità di 60.000 metri cubi e relativi impianti di funzionamento, con annessa “pipe line” marina per lo sversamento del gas dalle grandi navi cisterna che attraccherebbero a ridosso dell’impianto.
Ancora una volta il nostro territorio, e Manfredonia in particolare, è chiamato a confrontarsi e a scegliere tra due diverse ipotesi di modello di sviluppo, tra due diverse idee di gestione e di crescita del territorio. Da una parte, l’ennesima riproposizione di una concezione superata dello sviluppo, con la proposta di fatto di una nuova ‘cattedrale nel deserto’, di un grande impianto a tecnologia consolidata e a forte impatto ambientale che, come al solito, nella narrazione dei proponenti dovrebbe miracolosamente creare occupazione e risolvere l’annosa crisi economica dell’area (un film che a Manfredonia, in passato, tutti hanno già visto). Dall’altra, un’idea di sviluppo sostenibile, che fa della tutela e della qualificazione ambientale del territorio, il volano di una crescita basata su attività economiche ambientalmente compatibili e qualificanti – dal turismo ambientale e culturale, all’insediamento di attività produttive a tecnologia avanzata e innovativa – capaci di realizzare un tessuto economico produttivo stabile e duraturo nel tempo, non più legato alla durata del ciclo di vita di grandi impianti. Ancora una volta, soprattutto, si mette una intera popolazione di fronte al ricatto della scelta tra una promessa di posti di lavoro, tutta da verificare nell’effettiva e reale quantificazione numerica, e la salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente in cui gli stessi vivono. I rischi di un impianto di stoccaggio di GPL sono noti e sono rilevanti: vanno dall’inquinamento dell’ambiente circostante, con forte compromissione degli habitat specifici, marini e terrestri e, conseguente degrado complessivo del territorio, ai rischi seri e gravi di dispersione massiva del gas, con conseguente possibilità di verificazione di incendi vasti e difficilmente controllabili o di vere e proprie esplosioni di enormi dimensioni dagli effetti devastanti. E’ indispensabile uscire una volta per tutte da tale logica perversa, dichiarando in modo chiaro e definitivo non più accettabile lo scambio tra la promessa di un pugno di posti di lavoro e la salute, l’integrità psicofisica, la vita stessa delle persone. La risposta al bisogno di lavoro e di reddito della nostra gente, cui certamente deve essere data soluzione, deve invece essere fornita sulla base di una idea di crescita sostenibile, compatibile con l’ambiente e la salute, intelligente e innovativa, anche basata sulle tecnologie più avanzate, e mai più sul baratto ottocentesco di pane in cambio di devastazione ambientale, malattia e morte. Bisogna dire definitivamente basta a questi ricatti, deve essere posta per sempre la parola fine a questa logica.
Per tali motivi, la Federazione Provinciale insieme al circolo “A.Pastore” di Manfredonia del partito della Rifondazione Comunista, invita tutte le cittadine e i cittadini di Manfredonia a votare convintamente NO al referendum del 13 novembre prossimo; per dire no alla realizzazione di un altro mega impianto che non risolverebbe nessuno dei problemi che affliggono la Città e l’intera provincia, per dire no ad un ulteriore compromissione dell’ambiente e della salute della popolazione in cambio di un sempre più misero piatto di lenticchie, per dire basta a un modello di sviluppo sorpassato dalla storia e dallo sviluppo tecnologico; per avviare con forza un processo che faccia della tutela delle persone e dell’ambiente in cui vivono e dell’utilizzo intelligente del territorio e delle sue risorse il perno di un nuovo modello di crescita che crei nuove opportunità di reddito e nuovi e stabili posti di lavoro.
Federazione Provinciale di Foggia di Rifondazione Comunista
Circolo “A.Pastore” di Manfredonia di Rifondazione Comunista