“Prevenire è meglio che curare” è un vecchio detto che solitamente i genitori usano con i propri figlioli per invogliarli a rispettare le regole di buona igiene e prevenire, quindi, eventuali malattie. A Manfredonia l’attenzione verso i minori dovrebbe essere più accentuata nelle varie tappe della loro crescita da quella formativa-educativa a quella sanitaria. Occorrerebbe un “servizio di prevenzione” per affrontare agli esordi le problematiche connesse ai comportamenti devianti e patologici degli adolescenti che proliferano nella nostra società post-moderna. I servizi socio-sanitari offerti dal reparto di Pediatria dell’O.P. “San Camillo” di Manfredonia sono molteplici e abbracciano la logica della “prevenzione”. Quando era in funzione il “punto nascita”, la Pediatria aveva in pianta organica cinque medici specialistici. Nel corso degli anni ai medici “precari” non veniva rinnovato il contratto di lavoro ed oggi se ne contano appena due. La conseguenza di ciò è dipesa dai vari “piani di riordino e di rientro” messi in atto dal governo centrale e da quello regionale che hanno portato oggi al taglio dei posti letto e del personale. Ineluttabilmente hanno tagliato i servizi connessi alla chiusura del punto nascita. Ciò di cui invece si parla poco o non si conosce esaustivamente sono i “servizi di prevenzione” che il reparto in questione ha sempre assicurato e che dovrebbero continuare ad essere sostenuti e valorizzati in primis dall’Amministrazione ASL-FG, dalla politica e da tutti i cittadini. Oltre alle visite neonatologiche e di Pediatria Generale, sono presenti le attività iper-specialistiche pediatriche, quali: l’auxologia e l’endocrinologia A.O.R.N. (bassa statura, magrezza, obesità, malattie tiroidee), la gastroenterologia pediatrica (malattia celiaca, intolleranze alimentari, D.A.R., M.I.C.I), il disturbo del comportamento alimentare, la broncopneumologia (inquadramento e diagnosi dell’asma, follow up per asma cronica, spirometria) e l’allergologia pediatrica con l’esecuzione di prove allergiche cutanee (Prick test). Non ultimo il vitale supporto al Servizio di Pronto Soccorso. A causa del taglio dei posti letto e quindi dei ricoveri, i servizi suddetti sono garantiti in forma ambulatoriale, in day hospital e in day service dalle ore 8.00 alle ore 20.00 da due medici specialistici e quattro collaboratori. Tutto ciò viene garantito alla cittadinanza di Manfredonia, Zapponeta, Monte Sant’Angelo e a tutti i centri del Gargano, contenendo al massimo la spesa sanitaria. Quindi grazie al risparmio delle casse pubbliche, i Servizi ambulatoriali pediatrici dell’OP “San Camillo” di Manfredonia dovrebbero essere ancor più “tutelati” dai vertici dell’Amministrazione regionale e nazionale. Inoltre i succitati “Servizi” consentono ai cittadini di non doversi allontanare dalla propria residenza per “correre” verso “Casa Sollievo della Sofferenza” a San Giovanni Rotondo, fin troppo oberata e intasata di ricoveri, ed effettuare dei controlli o seguire screening di “prevenzione” quando invece il “polo di ricerca” dovrebbe occuparsi di altro. Se gli amministratori “attenti e capaci” riuscissero ad essere più incisivi, ai tavoli governativi, nel processo di definizione delle politiche socio-sanitarie, si riuscirebbe perlomeno a garantire quei servizi essenziali come quelli offerti dalla “Pediatria” dell’OP di Manfredonia per continuare a fare “bene” la “prevenzione”, in sintonia con i servizi “pediatrici di base”, evitando che i disagi e i malesseri del nuovo millennio (bulimia, anoressia, bullismo ed obesità, per fare qualche esempio) si cronicizzino durante l’adolescenza con conseguenze irreparabili nell’età adulta.
Grazia Amoruso
Il servizio è ottimo, per diretta esperienza. E forse i nostri stessi pediatri di base dovrebbero esserne maggiormente garanti. Con giusta causa.
Mah … il mio pediatra mi manda sempre a San Giovanni. Se neanche i medici si fidano dell ‘ ospedale di Manfredonia. ..