Giovedì 26 Dicembre 2024

Approvata in Regione la Commissione di Studio per la Cultura della legalità pugliese

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Grazie all’impulso del M5S ma dopo lunghissimo travaglio oggi 18 ttobre 2016 il Consiglio Regionale Pugliese ha Partorito con Proposta di Legge unitaria ad altre forze politiche per la creazione di una Commissione di Studio e d’inchiesta sul fenomeno eco-mafioso. E’ un buon Punto di partenza, ma e’ una Commissione solo di Studio per l’incentivazione alla cultura della legalità’. La tematica posta potrebbe, se vogliamo, dirsi soddisfacente, ma avrebbe, a nostro avviso, dovuto colpire di più gli interessi mafiosi. La proposta è sarebbe chiaramente emersa se fosse stata concepita come valore aggiunto ad una vera azione a vantaggio di una risoluzione dei danni che l’attività criminosa perpetra con azioni corruttive e criminali, invece che, solamente, da un punto di vista di studio ed incentivazione alla legalità. Evidenziamo, per non inciampare in inutili obiezioni e dare impulso a sarcasmi da propaganda politica, che la Commissione ha un tempo, ed è determinata a cessare, esaurendo il suo contributo alla fine dell’attuale Legislatura; inutile, quindi, soffermarci sull’input che la Regione vuole innescare, solamente un’attività Simbolo di una politica che dice di crederci, ma non basta affatto! La Mafia non ha tempo e non ha luogo, ma solamente bisogno di azioni utili e mirate per eliminarla! Inoltre è da informare che tutte le Regioni oggi hanno già gli strumenti di controllo interno per evitare situazioni corruttive. Come spesso avviene in Italia la legge c’è e… basta applicarla. Fatta salva la buona intenzione della politica “nuova” la concreta lotta al sistema mafioso e criminale si pone su un asset completamente diverso: la Regione Puglia non ha competenze in materia di Ordine Pubblico e Giudiziario, in quanto tale competenze spettano allo Stato. Applaudiamo al piccolo contributo, ci chiediamo se forse sarebbe stato il caso di creare un Osservatorio Permanente piuttosto che una Commissione a tempo determinato, ma in tempi di co.co.co e San Precario realizziamo che tutti tendono ad adeguarvisi. Forse SI POTEVA PENSARE ANCHE ad un Osservatorio sulla MICROMININALITA’ MINORILE per togliere l’humus alla malavita organizzata nel quale la Regione Puglia AVREBBE POTUTO FARE LA DIFFERENZA, dal momento che tanto possono dire il Welfare regionale con i Piani di Zona, l’assessorato allo Sviluppo Economico, del Lavoro e il mondo della scuola, dal momento che il tasso di dispersione scolastica si aggira sul 17,6% dei giovani in Italia, circa 750.000 ragazzi, contro una media europea del 12,8%. Un costo sociale ma anche economico ingente per la collettività, stimabile in circa 70 miliardi di euro ogni anno, pari al 4% del Pil. La #Puglia è sempre stata negli ultimi dieci anni fra le prime quattro regioni MENO VIRTUOSE. (vedi grafico sotto)

TORNANDO al topic, si rimane quindi in attesa quindi che in futuro la regione compia un passo più determinante per il ripristino della legalità. In tutti i casi il tempo sarà galantuomo, scongiurando impugnative che farebbero cadere nel vuoto questa, ennesima, azione, che, ripetiamo,sembra più spettacolarizzare la politica che non conferirgli una degna gestione territoriale. La Provincia di Foggia (tasso di dispersione scolastica al 30%, maglia nera dell’intera Puglia, fra le altre cose) merita una sede distaccata della DIA e siamo convinti che bisogna spostare la percezione del problema verso i cittadini. Le firme che raccoglieremo a partire da Domenica prossima saranno il corollario a qualsiasi lotta di palazzo, che speriamo diventi più a favore della collettività che non ad appannaggio di una stretta cerchia politica.

NOTA STAMPA

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