L’ultimo capoverso del comma 3 dell’art. 8 del D.L. n. 267 del 2000 recita: “…Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini”. Il comma 4 recita: “… Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva competenza locale”. Energas è di esclusiva competenza locale?… NO! Allora qualcuno gioca sporco!
Sono passati 16 anni dal varo della legge prima che Manfredonia si dotasse del regolamento per l’indizione e lo svolgimento del Referendum Comunale.
Una esigenza avvertita, dalla coalizione di maggioranza, guardacaso solo in occasione della protesta sulla questione ENERGAS.
Purtroppo ancora una volta sono costretto a fare l’avvocato del diavolo per segnalare ai nostri amministratori che il referendum comunale si deve svolgere esclusivamente su “materie di competenza locale” e la questione Energas non è di esclusiva competenza locale.
Ancora una volta bisogna constatare che i nostril amministratori navigano a vista nella nebbia delle irresponsabilità e inettitudini. Quando poi si trovano in difficoltà scaricano le proprie avventatezze sui cittadini con pilatesche trovate. Questo è quello che spesso succedente nella nostra dormiente e ridente cittadina.
Per fortuna a certe sconsideratezze c’è sempre qualcuno, al quale va il plauso per la costituzione del Comitato Cittadino “NO ENERGAS”, che sa dire “NO”.
Il modo tardivo e precipitoso con cui i partiti hanno voluto attivare uno strumento di partecipazione popolare, così importante come quello del Referendum Consultivo Cittadino e in occasione della questione Energas, ingenera forti sospetti e origina diversi interrogativi: I partiti che governano Manfredonia da oltre 20 anni sono sempre gli stessi, hanno avocanto a se ogni tipo di delega e puntualmente hanno ignorato il D.L. 267/2000. Allora perchè indire un referendum che non ha alcun valore giuridico e rivendicativo nei confronti degli enti sovracomunali?; perchè spendere risorse finanziarie che potrebbero essere destinate ad altre questioni rilevanti?; Sono passati circa due lustri da quando Energas (ex ISOSAR) si è riproposta sul nostro territorio. Perchè non si è indetto allora il referendium? perche indire un referendum dopo che molti processi autorizzativi sono stati approvati?; ci sono forse pezzi di partiti o partitocrati che in qualche modo hanno fatto accordi compromissori con il patron Diamante Menale?; se tutti i partiti, di maggioranza e opposizione che sono l’espressione della stragrande maggioranza dei cittadini, sono per “NO ENERGAS” perchè indire un referendum?
A questi interrogativi dovrebbero rispondere coloro che hanno avuto “l’arguta” idea di indire un tardivo e frettoloso referendum commediante che oltretutto svia l’attenzione dal referendum costituzionale per una controriforma pilotata da bancarottieri e piduisti.
Il Comitato promotore per il “NO ENERGAS”, per smaschierare ogni forma di ipocrisia congenita, dovrebbe chiedere a tutti i partiti, di maggioranza e opposizione, di esprimersi in merito senza arzigogolamenti o false elucubrazioni.
A conclusione di questo “ambaradan” c’è una questione che i cittadini ignorano mentre i partiti sostenitori del SI al referendum costituzionale cercano scentemente di dissimulare. Se passa il Si al referendum costituzionale, passa un progetto piratesco che di fatti istituisce il sindaco della nazione. Il decreto Sblocca Italia prevede che su certe questioni, l’ENERGAS è una di queste, le decisioni finali sono di esclusiva competenza del governo, cioè al sindaco d’Italia. In tal caso non saranno i referendum consultivi e/o le manifestazioni di popolo a modificare o fermare le decisioni del sindaco d’Italia. Non è nemmeno da escludere che si possano sedare con la forza del manganello eventuali ribellioni.
L’Italia delle nuove generazioni sta forse subendo il contagio da epidemia del terzo millenio: la erdoganite?
Pino Delle Noci
Ottima analisi che i partiti politici dovrebbero prendere in considerazione . un’analisi politica del problema che la politica locale non ha voluto affrontare perché purtroppo adotta dei profili di confronto ormai superati. Per dirla breve HANNO PAURA che poi non so di chi.
Giusto,Pino,come sempre.
Aggiungerei:non solo tutti i Partiti devono essere chiari e trasparenti(in tutti i componenti uno ad uno,non scusando nessuna defezione per non dichiararsi),ma tutti i Rappresentanti politici,a qualsiasi livello,devono scoprire le proprie carte,dichiarandosi ufficialmente!
vincenzo pfDV
http://censimento.assocostieri.it/censimento2013/GPL.aspx
su Google ho visitato tutti questi depositi di GPL in Italia…sono collocati, molti di essi, nei centri urbani..ma di quale inquinamento e pericolosità parlano i GRILLINI? di cosa parlano gli ambientalisti? solo a Manfredonia non si può fare mai nulla? si documentassero tutti…e cercassero di non rimanere IGNORANTI!!!!!