La vittoria casalinga contro il Citta di Ciampino ha rilanciato il Manfredonia ad un passo dai playoff anche se in compagnia di altre compagine sulla carta meno accreditate dei sipontini.
Una vittoria scacciacrisi e molti assicurano che lo stesso mister avrebbe rischiato la panchina se non fossero arrivati i tre punti.
Un’aria strana quella che su respira intorno al club sipontino: a parte chi non solo da quest’anno ha atteggiamenti e giudizi sempre critici nei confronti della società e degli atleti, si sono aggiunti altri pseudo-sostenitori convinti che questo relativo benessere economico del sodalizio sipontino obblighi la squadra a vincere ogni gara, contro ogni avversario.
Dopo sole cinque giornate, per quanto l’organico del Manfredonia sia stato quello che ha visto più conferme rispetto a tutte le altre squadre del girone, restano i problemi di rodaggio e amalgama di una squadra che ha visto innesti importanti, chiamare ad alzare il rendimento del gruppo di Vadacca: Vicedomini, Malcore, Castrì, Rinaldi e, in ultimo, Pazienza, hanno dimostrato di poter dare tanto se ben impiegati e se al massimo della condizione. Al di là di allenamenti e amichevoli le vere risposte mister Vadacca le ha avuto dal campo, in queste prime giornate.
Il mister salentino negli anni precedenti non ha risparmiato a nessuno panchine e, all’occorrenza, la tribuna. Anche quest’anno a piccoli passi, partita dopo partita, il tecnico arriverà all’assetto migliore e al modulo più efficace per far “funzionare” al meglio i ragazzi che ha disposizione. Non è neanche da escludere che a dicembre ci possano essere “correzioni”, partenze e arrivi che diano al tecnico gli uomini più adatti al suo credo calcistico.
Nelle tre precedenti stagioni le squadre di Vadacca hanno fatto le cose migliore nel finale; quando le sfide erano “calde”, decisive i suoi uomini hanno giocato a memoria e a ritmi vertiginosi che probabilmente tormentano ancora le notti di mister Pocheschi, tecnico del Fondi dello scorso.
L’Anzio 1924 dopo aver strapazzato per 4 a 1 il Nardò alla prima casalinga, ha perso male allo Stadio Comunale “M. Bruschini” contro la capolista Gravina, 0 a 4, con imbarazzanti leggerezze difensive.
La rosa ha un’età media molto bassa: tutti under ad eccezione di Faccini, classe 91, Longobardi, 82, Pucino, 89, Roberto 93, sei 95 e due 94, tra i quali il sanseverese De Vivo, fra i migliori under di qualche anno fa in forza al Bisceglie.
La formazione potrebbe essere (3-4-2-1): Tarolli (97); Romeo, Vergori, De Filippo (99); Raho (96), Vicedomini, Pazienza, Coccia; Rinaldi (97), La Porta, Bozzi.
Antonio BALDASSARRE