Sabato 2 Novembre 2024

Via libera alla ricerca di idrocarburi nell'adriatico, NO TRIV: la Regione Puglia ricorra SUBITO al consiglio di stato

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Dopo la sentenza del Tar Lazio che da il via libera alla ricerca nell’Adriatico il movimento rete di associazioni #notriv chiede che la Regione Puglia ricorra al consiglio di stato contro il parere del Tar Lazio dello scorso 26 settembre. “Non ci fermeremo davanti a quello che potrebbe essere uno scempio ambientale e che metterebbe a serio rischio le nostre coste e la nostra economia, la ricerca tramite air gun è l’anticamera delle estrazioni petrolifere e mette a serio rischio i cetacei e la pesca”. Lo dichiara Raffaele Vigilante del movimento NO TRIV. “La nostra economia pugliese è basata sul turismo e sulla pesca e crea ogni anno migliaia di posti di lavoro, produce economia e le ricadute sono nelle tasche della gente e non in quelle di pochi manager senza scrupoli a favore di multinazionali petrolifere”. L’Adriatico è un bacino chiuso, non è sufficiente affermare che le ricerche sono condotte sotto il controllo di tecnici e biologi e che riguardano distanze dalla costa (30 chilometri) fuori dalla portata visiva. La Regione deve continuare a sostenere le preoccupazioni dei Comuni costieri (Mola, Polignano e Monopoli), la bellezza intangibile del Gargano, delle Tremiti e del Parco Marino, le ragioni degli operatori turistici, dei pescatori e di chi vive di economia marinara, di mari limpidi, di coste pulite. Se la ricerca petrolifera non si ferma, non si fermerà nemmeno chi si oppone in nome della sacrosanta tutela dell’ambiente. “Ritengo che quanti hanno sostenuto il referendum No Triv debbano sentirsi impegnati in una incessante campagna di mobilitazione a difesa dell’Adriatico, dello Ionio, dei centri e popolazioni costiere”, conclude Raffaele Vigilante.

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