Noi del Movimento 5 Stelle di Manfredonia vogliamo spiegare ai concittadini le ragioni del nostro NO al referendum sull’Energas.
Quando è stata notificata la fascetta della convocazione della seduta consiliare, ci siamo subito resi conto della inconsistenza del quesito referendario e della inutilità del referendum stesso. Come si fa a chiedere ai cittadini di esprimersi, a scopo puramente consultivo per giunta, sulla destinazione dell’area insula DI/49 e, soprattutto, come si può promuovere una consultazione popolare quando, in tutte le salse, i cittadini hanno dichiarato la contrarietà al progetto Energas (azienda, tra l’altro, non citata nella prima stesura del quesito)?
Un po’ di buonsenso ha consentito di cambiare, in corso d’opera (cioè durante lo svolgimento del consiglio comunale) la “domanda” da porre ai cittadini, facendo riferimento chiaramente a “Energas”.
A questo punto giova ricordare che ci fu una votazione quasi unanime del consiglio comunale contro l’installazione dei dodici depositi di GPL da parte dell’azienda campana (n.7 del 17/09/2015- delibera n.28), oltre alle numerose firme raccolte tra i cittadini.
Dal momento che non abbiamo la presunzione di avere la verità in tasca, ci siamo preoccupati di chiedere un confronto con le varie associazioni, coordinamenti cittadini, movimenti popolari e politici che da tempo, come noi, si stanno spendendo sul territorio con azioni di informazione e sensibilizzazione sulla questione “Energas”. Ne è venuto fuori un dibattito animato ed articolato che ha prodotto, a maggioranza netta, la contrarietà al referendum, dichiarata ufficialmente in consiglio comunale dal portavoce Massimiliano Ritucci, per le seguenti motivazioni:
- E’ ANACRONISTICO. Aveva un senso un anno fa quando il CTR (Comitato Tecnico Regionale) non aveva ancora espresso il NOF (Nulla Osta di Fattibilità) e, con espliciti riferimenti alla direttiva Europea 2012/18/UE -cosiddetta Seveso III- l’esito del NO ce lo saremmo potuto spendere sui tavoli tecnici, che si sono tenuti nella fase preliminare;
- E’ DISPENDIOSO. Un ingente spreco di denaro, che graverebbe ancora una volta sull’intera collettività e con questa Amministrazione in forte situazione deficitaria;
- E’ INUTILE. Come detto, dai cittadini, associazioni, movimenti e, persino, da S.E. l’Arcivescovo Mons. Castoro, è stata più volte espressa una netta contrarietà all’installazione Energas;
- E’ DANNOSO. Una vittoria del NO nulla aggiungerebbe alle azioni in campo. Al contrario, una vittoria del SI, zittirebbe all’istante tutte le voci antagoniste e conferirebbe una legittimazione inopportuna alla speculazione predatoria in atto;
Ma, con uno sforzo sovrumano – volendo credere ai buoni propositi di coloro che, finora, sono stati assenti da questa lotta, se non con qualche comunicato di routine – abbiamo voluto concedere un’ apertura a chi, tardivamente e stracciandosi le vesti, prometteva impegno totale.
Per far questo, però, abbiamo posto alcune condizioni:
La prima, andata a buon fine, riguardava la riformulazione del quesito referendario, che passasse da una generale indicazione di insediamenti non meglio definiti ad un chiaro riferimento ad Energas.
Le altre, riportate in consiglio dal portavoce Ritucci, chiedevano la sottoscrizione di un impegno morale a operare da subito per il NO, stilando un programma condiviso che prevedesse:
– imponenti manifestazioni di piazza;
– convegni con personalita’ di rilievo tecnico che spieghino ai cittadini la pericolosita’ di questa installazione;
– allestimenti di gazebo permanenti per sensibilizzare la citta’ su questo problema (ricordiamoci che mancherebbe un mese e mezzo al voto);
Ed inoltre, qualora l’affluenza ai seggi non avesse rispecchiato l’impegno persuasivo delle forze politiche in campo (si ricordi che alle scorse primarie il Pd si è vantato di aver portato al voto 12000 elettori) o qualora vincesse il SI, questo consiglio comunale si sarebbe dovuto sciogliere, perche’ non avrebbe svolto appieno il proprio dovere e perche’ sarebbe risultato delegittimato dai cittadini.
Proposte che non avrebbero dovuto minimamente preoccupare chi ha dichiarato di esser certo di portare alla vittoria il “NO” a piene mani, o chi nega un attaccamento spasmodico alla poltrona.
Questo non è avvenuto, ma il nostro coerente voto contrario al referendum non significa che non continueremo la nostra attività di sensibilizzazione, informazione e NETTA OPPOSIZIONE all’installazione del deposito Energas. Ci impegneremo anche più di prima e saremo lieti se, da parte della maggioranza venissero mantenute le promesse fatte ai cittadini.
Ci vediamo nelle piazze.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA
Si ma adesso diamoci da fare.
Ci hanno venduto! Questa è la verità! Porci maledetti
Temo ci sia possibilità di brogli…!!! Sarebbe inconcepibile ed inspiegabile un’affermazione dei SI’
Referendum del tutto superfluo
Bisogna scendere in piazza e inchiodare il Comune di fronte alle proprie responsabilità! Molti politici che ora siedono a Palazzo sono li da anni è il Sindaco è responsabile del Governo da 2010!!! E’ inutile che ci nascondiamo loro sapevano e non ci hanno detto nulla se non dopo che sono stati da Manfredonia Nuova e 5 stelle! Questa è la verità! Gli scellerati sono li è li che bisogna protestare! Il referendum serve solo calmiere della massa bovina! I giochi sono quasi fatti se non si ribella la città andranno avanti!La volete capire si o no?
CHIEDO SCUSA A VITTORIA….D’ACCORDISSIMO ANCHE CON MANFREDONIA NUOVA…!
VINCENZO D’ONOFRIO.
Non l’hanno detto solo i 5S (dell’inutilità e tardività del referendum ipocrita) l’abbiamo detto anche noi di Manfredonia Nuova, e lo diciamo anche da tanto. Ma va benissimo così, siamo nella stessa cordata e ora l’impegno non può che essere incisivo, comune e corale. La città c’è.
Una disamina esaustiva, coerente e coraggiosa, chapeau.
Quando si deve scegliere cosa fare su di un problema,un Referendum andrebbe anche bene ,qualora la vittoria di uno o dell’altro,non comprometterebbe niente.
In questo caso,invece,la via del no assoluto diventa obbligatoria.La cosa e’ pericolosa,il problema non si pone,e pertanto il Referendum non avrebbe alcun senso.E bene hanno detto quelli del M5Stelle!
vincenzo D’Onofrio,ex Responsabile della Sanita’ della vecchia Democrazia Cristiana,ed ex Consigliere Comuunale.
D’accordo con voi ragazzi