Giovedì 26 Dicembre 2024

Consiglio comunale monotematico sul referendum ENERGAS

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Ieri pomeriggio il Consiglio Comunale si è espresso con 19 voti a favore del Referendum contro Energas e 2 voti contrari su un totale di 21 consiglieri presenti. Prima dell’esposizione dei pareri dei consiglieri c’è stata una riunione dei capigruppo che hanno apportato delle modifiche sostanziali alla precedente proposta referendaria. Infatti la domanda emendata che verrà posta al popolo sarà: Volete che il Comune di Manfredonia si esprima a favore della realizzazione di un mega deposito di Gas costiero da parte della Società Energas, a rischio di incidente rilevante, e composto da 12 serbatoi della capienza di 60.000 mc nel territorio di Manfredonia?

La proposta referendaria era stata approvata all’unanimità durante la riunione consiliare del 22 luglio u.s.. Allora furono modificati gli artt 37 e 39 dello statuto per disciplinare a livello locale lo strumento di massima espressione di democrazia: il Referendum. Oggi la politica chiama in causa il popolo per decidere del futuro di Manfredonia. Appena aperta l’adunanza del Consiglio di ieri sera, la consigliera Eliana Clemente di “Forza Italia” interviene a favore del Referendum. Esprime, però, la perplessità che esso potrebbe esser inteso come uno “scarica barile” delle responsabilità verso i cittadini. Invece la consigliera Maria Grazia Campo del “Partito Democratico” sostiene la notevole importanza dell’espressione del popolo, chiamato in causa per difendere la salute pubblica e l’ambiente. Quindi non si tratta di scaricare le responsabilità ai cittadini ma di coinvolgerli attivamente. Continuano sulla scia della Campo i consiglieri: Tomaiuolo di UDC, Valentino del PD e Gelsomino di IDV il quale però sottolinea il valore simbolico del “Referendum popolare consultivo” che invece non ha valore giuridico, considerando che l’oggetto in discussione rientra nella competenza dello Stato. Anche il consigliere Italo Magno di “Manfredonia Nuova” ribadisce che si è in attesa del pronunciamento del Ministero dell’Ambiente sull’insediamento del deposito di Gpl. La posizione espressa da “Manfredonia Nuova” è stata netta: NO al Referendum per ragioni economiche in quanto si prevede un dispendioso esborso di denaro pubblico, circa 150.000 euro, per l’attivazione delle procedure referendarie e poi perché tardivo. Infatti già l’anno scorso nella riunione consiliare del 17 settembre 2015 ci fu l’espressione palese di tutta la politica contraria all’insediamento del mega deposito di Gpl. Quindi, secondo Magno, avrebbe avuto un senso proporlo l’anno scorso quando il loro movimento, insieme alle associazioni di volontariato, raccolse ben 8000 firme, consegnate poi alla Regione Puglia. Anche il consigliere Ritucci del partito “Cinque Stelle” è contrario al Referendum perché tardivo. Però entrambi i dissenzienti parteciperebbero alle iniziative che le varie forze politiche dovrebbero mettere in atto per informare adeguatamente la cittadinanza sul pericolo imminente rappresentato dalla Società Energas. Occorrerebbe organizzare una grande manifestazione, capeggiata dal Sindaco con una massiccia partecipazione dei cittadini, informati preventivamente attraverso convegni e incontri con illustri tecnici ed esponenti scientifici. Vengono enunciati i principali pericoli del deposito Gpl che riguardano : la “sicurezza”, per la vicinanza alla base militare di Amendola, il rischio idrogeologico e quello della fauna e della flora marina con gravi ripercussioni sul comparto economico della pesca e il rischio terrestre durante il trasposto su ferro e gomma (V. incidente di Viareggio del 29.06.2009). Anche il consigliere La Torre del “Movimento Est” ha espresso la propria preoccupazione sul pericolo di esporre la città se non adeguatamente informata. Infatti la poco o cattiva informazione potrebbe alimentare gli eventuali (se esistenti) comitati per il “SI” all’insediamento del mega deposito di Gpl. Infine il Sindaco, Angelo Riccardi, espone il proprio favore al Referendum popolare perché il cittadino ha il diritto di esprimersi sulle tematiche riguardanti la salute pubblica e l’ambiente e l’obbligo di partecipare attivamente al processo decisionale delle politiche di sviluppo del territorio. Il Sindaco, continua “vanno osteggiate le manovre fuorvianti e di persuasione della Società Energas, ben sostenuta dalla politica nazionale, che sta cavalcando l’onda di sfiducia e di disagio presente sul territorio per i ben noti problemi economici connessi alla crisi occupazionale”. Ribadisce il No al ricatto del lavoro. Si sta ancora pagando lo scotto degli errori commessi quarant’anni fa con l’insediamento del petrolchimico Anic. Oggi le politiche di sviluppo devono mirare alla salvaguardia dell’ambiente che può andare di pari passo con gli insediamenti produttivi, in sintonia con la vocazione turistica e paesaggistica del territorio.

Il Referendum verrà indetto nel periodo che va tra la metà di ottobre e la metà di novembre 2016. Quindi il Referendum è dietro la porta. E’ bene informarsi e partecipare alle varie campagne di sensibilizzazione per poter esprimere responsabilmente il proprio voto a favore o contrario all’insediamento del deposito Gpl-Energas a Manfredonia.

Grazia Amoruso

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Commenti

  • Veramente qualcuno pensa che una firma o una x su una scheda sia più efficace di un movimento di piazza?
    Evidentemente costoro non hanno mai aperto un libro di storia.

    Iggy 30/09/2016 1:10 Rispondi
  • Il referendum è la manifestazione della incapacità della classe politica di assumersi le proprie responsabilità e la prova del totale distacco dai cittadini (distacco rapidamente colmato in periodo pre-elettorale) per cui è totalmente inutile. Manifestazioni, raccolte di firme, non sono già un segnale evidente che la popolazione di Manfredonia NON vuole l’Energas, e vuole dire BASTA a tutte gli “insediamenti produttivi” che altro non sono che discariche?

    censore 29/09/2016 18:41 Rispondi
  • Egregia Antonella,eravate voi o no che mi convincevate che Energas è pericoloso e che a Manfredonia non avevamo uno strumento democratico per chiedere il parere ai cittadini?, ora che è stato approvato,mi devo tirare indietro e far vincere il SI, ma voi dite sul serio? Pensi che 7.999 firme valgono come 47.000 elettori che si rechino alle urne? forse avete paure di brogli elettorali o che qualcuno si compra il voto,ma anche se vince il SI, perchè togliere uno strumento cosi importante agli elettori? Dove eravate quando a Manfredonia si spendevano i soldi per delle cazzate, Oggi si chiede di spendere dei soldi per dare un diritto ai cittadini. Anch’io posso dire dove eravate quando è arrivato l’autorizzazione a costruire per energas, perchè non avete organizzato i pulman per andare a Roma? Allora siete falsi? Io andrò al referendum voluto da Riccardi e dirò NO!

    Lo sbarco dei turchi 29/09/2016 17:01 Rispondi
    • Anche io ci andrò, ma non significa che questo referendum sia opportuno

      fede 30/09/2016 0:55 Rispondi
  • Egregio sbarco dei turchi vieni a riprendere la tua firma, non la vogliamo, se neanche hai la capacità di comprendere a quale gioco pilatesco e demagogico questi politici hanno consegnato la città, se non hai la capacità di comprendere il gioco delle tre carte fatto hai danni di una polazione intera, quale presa in giro, prendi la tua firma e vai, anche se personalmente penso che la tua di firma è stata posta sullo stesso modulo dove hanno firmato i giuda di manfredonia.

    antonella 29/09/2016 14:36 Rispondi
  • a che cosa sono servite le firme! Anche io ho firmato!!

    no cpl sempre 29/09/2016 12:28 Rispondi
  • Che delusione, il movimento, Manfredonia nuova votano contrario al referendum, ritiro la mia firma 8.000 -1, mi avete preso in giro.

    Lo sbarco dei turchi 29/09/2016 8:59 Rispondi

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