Giovedì 21 Novembre 2024

Stupefacente ed esplosivo sequestrato a gennaio, eseguita ordinanza custodia cautelare su pregiudicato

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Nel pomeriggio di ieri 14.09.2016 personale della 3^ Squadra di p.g. del Commissariato di P.S. e personale della Squadra Mobile di Foggia  hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Foggia – Ufficio del Giudice per le indagini preliminari – dott.ssa CORVINO – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa PENSA, nei confronti di  CIOCIOLA Maurizio, nato a San Giovanni Rotondo (FG) il 02/06/1987, pluripregiudicato già detenuto presso e in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Foggia per altra causa, infatti in data 07.01.2016 si rese responsabile, in Manfredonia del tentato omicidio nei confronti di un venticinquenne di questo centro sipontino che venne attinto in strada da diversi colpi di arma da fuoco.

La complessa attività di p.g. posta in essere dal personale dipendente parte da una mirata perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione e le pertinenze di CIOCIOLA Maurizio e dei genitori CIOCIOLA Raffaele e LOMBARDI Libera Maria. Nella giornata del 18.01.2016,  gli agenti della sezione di polizia giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Manfredonia, a seguito di attività specifica finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati inerenti le sostanze stupefacenti e psicotrope, oltre che alla ricerca di armi denunciava CIOCIOLA Maurizio, nato a San Giovanni Rotondo (FG) il 02/06/1987, con numerosi pregiudizi di polizia anche specifici in materia di droga, perché resosi responsabile di detenzione di sostanza stupefacente, del tipo eroina, cocaina ed hashish, ai fini di spaccio.

 Nella circostanza, durante la perquisizione presso il suo domicilio e nei luoghi a lui in uso, si rinvenivano per l’esattezza circa 2 chili di eroina del tipo brown sugar, quasi 800 gr. di hashish; circa 10 gr. di cocaina. Parte dello stupefacente era stato lavorato e preparato in confezioni per la vendita al dettaglio, mentre gran parte della restante parte era pronto per essere tagliato, confezionato e immesso sul locale mercato della droga. L’attività di p.g. ha permesso di recuperare anche bilancini di precisione attrezzi per la suddivisione e la lavorazione dello stupefacente oltre ad un grosso contenitore destinato alla conservazione ed all’occultamento dello stesso.

Al momento e con riferimento all’ultimo anno il risultato conseguito cristallizza uno dei più grossi sequestri di stupefacenti avvenuti in capitanata, non solo per la  sua quantità ma anche per il  valore economico e nominale sul mercato illegale.

L’ulteriore attività investigativa esperita dal personale di questo Commissariato  ha portato ad ulteriori sviluppi investigativi che hanno consentito di sottrarre alla disponibilità del CIOCIOLA Maurizio anche 1 chilogrammo di pericoloso esplosivo.

L’ esplosivo, che da accertamenti tecnico scientifici, effettuati è risultato essere TRITOLO, è  dotato di letale capacità distruttiva, non solo per la elevata quantità  rinvenuta, ma anche per le modalità di conservazione e, in caso di esplosione accidentale avrebbe potuto addirittura  distruggere una intera palazzina di tre piani con eventuali gravi danni a cose.

Successive ed immediate indagini in collaborazione con personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia consentivano di rilevare importanti elementi probatori in ordine alle responsabilità non solo di CIOCIOLA Maurizio ma anche a carico dei genitori che in conseguenza dell’arresto del figlio parteciparono nei reati per i quali si indaga e che di seguito si riportano, ma per i quali il GIP pur ritenendo sussistenti gli indizi, non ha ritenuto di applicare misure cautelari.

I reati contestati per tutti gli indagati: art. 81cp, 110 cp e 73 c I dpr 309/90, art. 110 c.p. e art. 2 L. 895/1967 poiché in concorso tra loro, con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso ed in assenza dell’autorizzazione di cui all’art. 17 detenevano illegalmente notevoli quantità di sostanze stupefacenti di vario genere e sostanza esplosiva di tipo Tritolo; inoltre per il solo CIOCIOLA Raffaele (genitore del detenuto CIOCIOLA Maurizio) art. 110 c.p. ed art. 2 e 7 L 895/1967 perché in concorso con CIOCIOLA Maurizio deteneva illegalmente una pistola, in riferimento all’arma utilizzata in occasione del tentato omicidio.

 

 

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Cronaca · News

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