Domenica 22 Dicembre 2024

Stroppa: buona anche la terza. Battuta nettamente la Vibonese

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Il Foggia vince anche contro la Vibonese ed inanella la terza vittoria consecutiva.

Non accadeva da 26 anni (precisamente dalla stagione agonistica 1990-91, serie B con Zeman in panchina che terminò con la promozione in serie A), che i rossoneri non vincessero le prime tre gare di campionato.

La squadra di Giovanni Stroppa mette sotto anche i calabresi di Vibo Valentia con disarmante facilità, tanto è apparso netto il divario tecnico tra le due formazioni.

Si pensi che nel primo tempo il Foggia ha avuto undici occasioni da rete, realizzandone solo una, però, contro nessuna degli avversari, che si limitavano a contenere il palleggio ed il possesso palla dei satanelli, salvo provare a pungere con ripartenze improvvise, subito stroncate sul nascere da Coletti e compagni sulla tre quarti.

Il Foggia è sceso in campo con il suo canonico 4-3-3 con Guarna tra i pali, linea difensiva con Angelo, Coletti, Empereur e Rubin da destra a sinistra, Vacca in cabina di regia, ben supportato da Capitan Agnelli e Riverola, e tridente con Enzo Sarno, Mazzeo e Chiricò a far male lì davanti.

All’11’ ci prova Chiricò con un tiro da fuori area, di poco alto sulla traversa, quindi ancora Mino Chiricò al 22’ ancora da fuori area, stavolta un po’ pretenziosa la sua conclusione.

Al 25’ rasoterra dal limite a fil di palo di Sarno, mentre al 30’ Angelo, su assist di Sarno, impegna il portiere Russo in un difficile intervento.

Un minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, stacca Empereur di testa a pochi metri dalla porta, ma manca clamorosamente il bersaglio spizzando fuori di poco.

Al 34’ Sarno, su respinta di Russo, da pochi metri gli spara addosso. Ancora, un minuto dopo tiro di Chiricò dal limite, rasoterra a fil di palo. Al 39’ ammonito il calabrese Paparusso per fallo su Sarno al limite dell’area di rigore, ormai lanciato a rete. Sulla susseguente punizione dal limite, ci prova Mazzeo, ma il pallone finisce alto sulla trasversale.

Ed al 41’, finalmente, dopo tanto provarci, il Foggia sblocca il risultato: Angelo crossa dalla destra, Agnelli svirgola il pallone nel tentativo di battere a rete, ed involontariamente confeziona un assist per Marti Riverola che libero sul secondo palo infila Russo con un preciso diagonale.

E la Vibonese? Non pervenuta, se si eccettua una ripartenza per poteva avere miglior sorte, stroncata però da uno splendido recupero in extremis di Chiricò che spazzava in angolo.

Nel secondo tempo la musica non cambiava, era sempre il Foggia a dettare legge e manteneva il possesso palla, facendola girare con efficacia e precisione.

Al 6’ ci provava Mazzeo con un tiro violento dal limite dell’area a fil di palo, quindi Mr. Costantino operava il primo cambio sostituendo il già ammonito Paparusso con Cogliati, mentre Stroppa faceva rifiatare il fantasista Riverola per inserire Quinto in cabina di regia, spostando in avanti Vacca, liberandolo dalla presenza ingombrante di Saraniti.

Al 18’ primo tiro in porta della Vibonese con Sabato che impegnava Guarna in un plastico intervento con i pugni e due minuti dopo il Foggia raddoppiava: Sarno scendeva sulla destra, serviva Capitan Agnelli che di prima riusciva a girare verso il centro dell’area dove c’era appostato come un falco Mazzeo, il quale lasciava sfilare il pallone, si girava e di sinistro fulminava Russo con un bolide sotto la traversa.

La partita finiva qui, il resto era solo accademia, ma il Foggia arrotondava il risultato con una splendida azione di Miguel Sainz Maza che confezionava un assist perfetto per Enzo Sarno che trovava un corridoio al centro dell’area, si beveva tre difensori e sparava sotto l’incrocio dei pali alla destra del portiere calabrese.

Lo stesso Sarno , pochi minuti più tardi, vanificava con un piattone alle stelle un bellissimo contropiede rossonero, ma in fondo poteva bastare così.

Il Foggia migliora di partita in partita, l’intesa tra i reparti cresce a vista d’occhio, Mazzeo sembra giochi nel Foggia da un anno e Coletti dietro fa il regista difensivo tuttofare, così come Vacca detta i tempi a centrocampo, ma ieri un plauso va fatto a tutta la squadra che ha giocato da squadra e vinto da squadra.

Tre partite, nove punti, vetta della classifica in condominio con il Lecce. Non c’è tempo di fermarsi, giovedì c’è l’inedito derby di Francavilla Fontana: il Foggia deve stare sul “pezzo”, non abbassare la guardia, come ammonisce il suo Capitano.

TABELLINI

FOGGIA (4-3-3): Guarna; Angelo De Almeida, Coletti, Empereur, Rubin; Vacca, Agnelli (35’ st Padovan), Riverola (16’ st Quinto); Sarno, Mazzeo, Chiricò (26’ st Sainz Maza). A disp: Sanchez, Loiacono, Letizia, Martinelli, Agazzi, Sicurella, Dinielli, Sansone, Gerbo. All. Giovanni Stroppa

VIBONESE (4-2-3-1): Russo; Franchino, Manzo, Sicignano, Sabato; Yabrè, Giuffrida; Scapellato, Leonetti (22’ st Rossetti), Paparusso (7’ st Cogliati); Saraniti (34’ st Di Curzio). A disp: Cetrangolo, Chiavazzo, Legras, Cinquegrana, Tindo, Lettieri, Buda, Mengoni, Usai. All. Massimo Costantino

Arbitro: MANCINI Emanuele della Sez. di Fermo

Reti: 41’ pt Riverola, 20’ st Mazzeo, 33’ st Sarno.

Ammoniti: Paparusso, Giuffrida, Sabato e Riverola.

Note: serata umida (è piovuto fino a poco prima della gara), terreno di gioco in ottime condizioni. Gara disputata a porte chiuse.

Angoli: 7-2 per il Foggia

Recupero: 1’ + 5’

 

VITTORIO SANTULLI

Articolo presente in:
Capitanata · News

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