Sarà inaugurato a Foggia, sabato 10 settembre alle ore 18 in via Torelli 15, il primo Centro di musicoterapia orchestrale del Centro-sud Italia – progetto “Diversamente orchestrabili”, dell’Associazione Note a Margine.
Un percorso, quello dell’ associazione “Note a Margine”, iniziato lo scorso 2015 che ha visto l’impegno di musicisti, psicologi e volontari per la realizzazione del progetto “Diversamente orchestrabili”, finalizzato alla creazione di un’orchestra classica formata da ragazzi diversamente abili, guidati dalla presidente Rossella Di Sabato e dal Maestro Carmen Battiante, con il supporto
del Comune di Foggia per il tramite dell’Assessorato alla Cultura che si è concretizzato con la concessione in comodato d’uso gratuito degli strumenti musicali destinati ai ragazzi “speciali” dell’associazione e con una pagina dedicata all’iniziativa nello spazio dedicato al sociale del portale internet del Teatro “Umberto Giordano” (www.teatrogiordano.it).
Oltre alla presidente di “Note a Margine” Rossella Di Sabato e al direttore artistico – scientifico dell’associazione, Maestro Carmen Battiante, interverranno all’inaugurazione il sindaco di Foggia Franco Landella, l’arcivescovo Foggia-Bovino Monsignor Vincenzo Pelvi, l’assessore comunale alla Cultura Anna Paola Giuliani e il dott. Carlo Dicesare dirigente del Settore Cultura del Comune.
Durante la cerimonia verrà presentato lo spot dell’associazione, realizzato dalla giornalista Carmela Mariella e dallo scrittore Francesco Gitto che hanno ideato il soggetto e curato la regia. Le riprese e il montaggio sono state curate da Danilo Longo.
“Note a Margine” è un’associazione che intende proporsi sul territorio in modo del tutto rivoluzionario, operando in base alle esigenze di coloro che necessitano di un “centro” nel quale realizzare quel diritto di “normalità” che quotidianamente gli viene negato nel nostro Stato.
In questa prima fase l’associazione ha fondato un “centro” in cui mettere in atto il Metodo Esagramma, creato ed applicato da oltre trent’anni, oltre che riconosciuto in tutto il mondo, specificatamente elaborato per chi è tipicamente ostacolato nella sfera di sé e dell’altro, consentendo l’integrazione e lo sviluppo di componenti psichiche, mentali ed affettive attraverso l’esperienza musicale.
Le tesi del Metodo Esagramma vengono supportate dall’esperienza trentennale del Centro milanese in cui sono stati sviluppati protocolli di sperimentazione, aspetti metodologici ed organizzativi, criteri di verifica e validazione dei risultati.
Il principio fondante del presente progetto è l’integrazione e lo sviluppo di tali componenti psichiche, mentali ed affettive attraverso l’esperienza diretta in orchestra sinfonica in cui i ragazzi diversamente abili suoneranno strumenti classici (violini, violoncelli, contrabbassi, percussioni, arpe, ecc.), affrontando repertori tratti dalla letteratura dei più grandi compositori della storia della musica (Beethoven, Dvorak, Mendelssohn, Mozart, ecc.).
Il personale impiegato per la realizzazione dei laboratori orchestrali, costituito da professionisti psicologi, educatori, musicisti e volontari con esperienza nel sociale, è stato formato alla metodologia direttamente dallo staff del centro milanese, guidato dalla creatrice del Metodo Esagramma dott.ssa Licia Sbattella. Conseguenza per la quale gli psicologi e gli educatori posseggono conoscenze di base dei singoli strumenti e tecniche elementari di accordatura, produzione del suono e comportamento orchestrale, mentre i musicisti hanno sviluppato competenze di tipo didattico-pedagogico attraverso le quali individuare il punto di equilibrio tra risorse potenziali e grado di difficoltà richiesto ai ragazzi speciali nell’esecuzione strumentale, pronti ad adattare ogni elemento musicale ai vari tipi di contesti e situazioni.
La musica è quindi un canale privilegiato nel veicolare le emozioni, in maniera efficace e semplice allo stesso tempo, un mezzo di comunicazione, una impareggiabile chiave capace di aprire uno spiraglio nella psiche di quei soggetti che vivono, a causa di varie patologie, in un mondo “altro”, uno strumento riabilitativo di superiore valore rispetto alla riabilitazione motoria standard.
Gli individui con disabilità hanno bisogno di “compensare” determinati deficit, soprattutto relazionali, e la musica, e in particolare il lavoro orchestrale, risulta adeguato allo scopo.
Il risultato finale del lavoro orchestrale, la musica, può essere apprezzabile solo se all’interno del gruppo esiste coesione e collaborazione: ecco, dunque, perché il fine principale, che poi è anche mezzo, del metodo è quello di raggiungere la parte affettiva del diversamente abile (o dell’individuo in condizione di disagio) e, su questa, lavorare perché imparino a relazionarsi con gli altri.
I membri delle orchestre acquisiscono sicurezza e fiducia in sé stessi, la disciplina, la pazienza, la perseveranza, la solidarietà, l’impegno e la responsabilità, riconoscono il valore dello sforzo personale per il raggiungimento degli obiettivi proposti e l’importanza del contributo individuale per il successo collettivo. Attraverso la musica riescono così a sviluppare, progressivamente, un autocontrollo emotivo e relazionale e dimostrano un sempre crescente interesse sia per il lavoro orchestra che per la musica in generale, ottenendo così benefici sotto ogni profilo: formazione della persona, risveglio della mente, sviluppo della sensibilità e della capacità di comunicazione.
In sintesi l’impatto e la rilevanza sociale del Progetto si evidenzia principalmente in tre sfere: quella personale, quella familiare e quella comunitaria.
Contatti: Carmela Mariella (Ufficio Stampa). Tel.: 327/2324434
Email: note.margine@gmail.com