La positiva fase di preparazione e la buona reazione, in Coppa Italia, contro il Nardò, nonostante l’uscita ai calci di rigore, avevano creato le premesse per una vittoria possibile contro un avversario che solo qualche giorno aveva cambiato la guida tecnica, Pirozzi ha sostituito La Cava, e completato un organico ancora da puntellare.
L’avvio è di chiara marca lucana, che sembrano più in palla e più tonici dei Manfredoniani. Al 20’ pt D’Allocco dopo una sovrapposizione con Pepe, crossa e, cogliendo controtempo Tarolli, scheggia la traversa. Il Manfredonia risponde con Coccia, il migliore nella prima frazione di gioco, che lavora un pallone sull’esterno e lo crossa in mezzo dove Malcore arriva sul primo pallo ma mette fuori; lo stesso esterno alto sipontino, su imbeccata di Romeo, controlla, si accentra e cerca di superare Supalo, in uscita, che sventa con i piedi. L’occasione più ghiotta la crea ancora Coccia che strappa il pallone al centro del campo a D’Allocco e lancia La Porta verso rete; l’attaccante stoppa, rientra e di precisione mira sul palo più lontano: Supalo è battuta ma è proprio il legno a lasciare la porta inviolata.
La ripresa si apre con due cambi di Vadacca che sostituisce un buon Raho con Pellegrino e un discreto Castrì con Calderaro, a Manfredonia da solo quattro giorni. I sipontini hanno un’involuzione: Pellegrino non brilla a sinistra, Calderaro, mancino, stenta molto a destra. Il Potenza cresce e diventa padrone del campo in tutti i reparti: al centro del campo non basta un Romito in formato Serie C1, Vicedomini, molto atteso, latita. Dopo un pericolo sventato da Tarolli che, di piede, prima “regala” palla a Pepe e poi neutralizza la conclusione “a botta sicura” dello stesso attaccante potentino, al 24’ st il Potenza passa: su angolo di Todino, Villa sovrasta di testa Coccia e insacca alle spalle di Tarolli.
Ci sarebbe tutto il tempo per rimediare almeno un punto ma le azione sipontine sono confuse e Pirozzi chiede sempre di più i suoi.
L’ingresso di Bozzi in luogo di uno spento Coccia, da vivacità ai sipontini. Proprio il bomber barese al 29’ st conclude da distanza ravvicinata, Supalo si trova il pallone tra i piedi e blocca. Al 34’ st sempre Bozzi, si allarga, riceve e mette al centro, Romito ci prova di testa ma Supalo compie il suo miglior intervento e mette in angolo. Il Manfredonia fa fatica, molte giocate passano da Calderaro che non riesce né a superare il marcatore diretto né a crossare decentemente al centro.
Finisce tra lo sconforto del pubblico presente e nel tripudio degli increduli ospiti sostenuti da un centinaio di supporters.
Tabellino
MANFREDONIA: Tarolli, Romeo, Fiore, Romito, Vergori, Raho (1’ st Pellegrino), Coccia (25 ‘ st Bozzi), Vicedomini, Malcore, La Porta, Castrì (1’ st Calderaro). All. Vadacca.
A disposizione: Longobardi, Esposito, De Filippo, Gentile, Rinaldi, De Rita.
POTENZA: Sutalo, Pettinelli, Gambardella (20‘ st Prioletti), Esposito, Ungaro, Guarino, Pepe, D’Allocco, Villa (33‘ st Bottone), Lucchese, Todino (30‘ st Guardiglio). All. Pirozzi.
A disposizione: Mangone, Pagano, Apicella, Belmonte, Notargiacomo, Cerone.
Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore
Ammoniti: Pettinelli, Pepe (P), Vergori, Romeo, Fiore, Malcore (M)
Rete: al 24’ st Villa
Quanti inutili pappagalli che gracchiano solo perché respirano e quindi, l’aria che passa vicino alle corde vocali produce certi suoni stonati. Ho la sensazione che siete telecomandati ed ognuno sa quello che deve dire maah.
Meglio affrontare il plotone di esecuzione che darvi un solo centesimo!
Dovete fallire voi e tutto il gas che avete in corpo e domenica spero che il San Severo infligga alla squadra del gas una batosta clamorosa, umiliante, bruciante!
Mercenari andate via tutti!
Mi diverto con la squadra dei miei compagni all’ accademia,se il DONIA non mi addiverte.
i miei concittadini non hanno capito nulla che se energas un giorno avrà gli stabilimenti a manfredonia la colpa non è del manfredonia calcio ma dell amministrazione comunale . Presidenti di calcio che fanno le leggi o le ordinanze per fortuna non esistono ancora.
Pazienza era da tesserare,così come De Giosa . Bozzi serve in campo non in panchina .
La cosa più sbaglia di questo Donia … Il DS un pagliaccio niente più … Fa girare sempre e solo i soliti nomi . Via dal Donia !!
Ormai il 90% tifosi si è dissaffezionato dal squadra e dal Miramare. Ci hanno ucciso la squadra del cuore. La partite se le vedessero i simpatizzanti del Gpl!!
Speriamo che si continui così! Ma i giocatori si rendono conto di non essere seguiti dalla città? Se fossi in loro, leggendo questi commenti mi verrebbe voglia di andare via.
Vadacca e di toro ormai siete i padroni del Manfredonia calcio fra poco allo stadio starete solo voi con il presidente sdangagas. Vadacca pensa di fare la squadra di soli leccesi ma vai a cacccccc
Concordo, da sempre tifoso del Donia, quest’anno alla notizia dell’entrata in società dell’energas non ho avuto il “coraggio” di abbonarmi in quanto è un controsenso sostenere un progetto sportivo cittadino (vita) e allo stesso tempo sostenere un possibile pericolo di distruzione della città (morte)!
Oltre a ciò lo stucchevole tentativo dell’energas di tentare di mitigare le sorti dell’opinione pubblica sull’insediamento di un megadeposito gpl…è da quarto mondo!
Ad oggi i fatti dicono che i soldi non bastano per avere successo, la dignità ed il cuore sono cosa più importante!
Ad oggi qualcuno pensa che la squadra di calcio di una città è sua…bene se la tenga!
Ad oggi i fatti dicono che sui social (facebook) lo scorso anno il manfredonia calcio era seguito da più di 4500 utenti a dispetto dei 1500 e più di quest’anno: 2/3 in meno!
Ad oggi sarebbe interessante sapere quanti abbonamenti sono stati sottoscritti e quanti lo scorso anno.
Oggi e domani si fa sempre in tempo a porsi delle domande se davvero ci si tiene alla squadra e alla città: meglio un’Eccellenza da “puliti” che una serie D da sudici!
No Energas!!
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Stecca alla prima e a tutte le altre. Che schifezza di pubblico e di atmosfera. Meglio NULLA
Buono la prima,speriamo che per le restande gare siano sempre cosi,ex tifoso contro l’enargas e sdanga,presidente senza soldi devi andare viaaa.