Mercoledì 20 Novembre 2024

Pregiudicato sipontino truffa anziano disabile: bloccato dalla Polizia

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All’inizio di Agosto la Polizia di Stato ha diffuso, su facebook e twitter, un secondo video della campagna di sensibilizzazione per la prevenzione delle truffe agli anziani. Proprio tramite i social media la polizia dirama costantemente aggiornamenti sulle ultime truffe messe in atto, oltre che consigli e raccomandazioni per evitare raggiri o diventare vittima di questi spiacevoli reati.

Sul sito istituzionale http://www.poliziadistato.it/, è stata appositamente realizzata una sezione per giovani e anziani, dove sono presenti le truffe più ricorrenti, le ultime strategie criminali tese ad ingannare le persone più deboli, i consigli per evitare i raggiri e le recenti operazioni concluse dalla Polizia di Stato. La nuova campagna, con la preziosa collaborazione di un testimonial d’eccezione, Gianni Ippoliti, con il claim “Non siete soli #chiamatecisempre”, si prefigge l’obiettivo di ridurre al minimo gli spiacevoli casi raggiri alle persone deboli. Il conduttore televisivo, con la collaborazione degli attori Fabiana Latini e Giovanni Platania, lancia un semplice e preciso messaggio agli anziani: “diffidate degli estranei e chiamate la Polizia!”.

Tanti sono, infatti, i casi di persone anziane che, soprattutto nel periodo estivo, vengono raggirate da truffatori che approfittano della loro solitudine e debolezza. Le campagne di sensibilizzazione portano ad una maggiore consapevolezza dei fenomeni e ad una accresciuta capacità di reazione che porta le vittime a denunciare i reati riducendo il sommerso e rendendo possibili le azioni repressive.

Proprio ieri a Manfredonia la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, grazie alla citata campagna di sensibilizzazione, ha segnalato all’autorità giudiziaria un 54enne sipontino che, in concorso con altra persona, ha raggirato un anziano signore diversamente abile facendogli credere di avergli venduto un orologio di pregio, ricevendo in pochi giorni un corrispettivo di oltre settecento euro.

A pagamento avvenuto il reo, con diversi artifici e raggiri, ha convinto l’anziano disabile che i soldi versati fossero falsi e che, qualora non avesse pagato ulteriori somme di denaro, sarebbe stato arrestato da un fantomatico ispettore di Polizia di Bari.

Quest’ultimo è entrato in scena impaurendo ancor più il vecchietto che, per ottemperare alle ulteriori richieste di denaro, visto che i parenti si erano accorti di anomali ammanchi dalle casse familiari, ha chiesto i soldi in prestito ad un suo amico panettiere. Dopo un primo prestito di ottanta euro, a distanza di qualche giorno, la vittima ne chiedeva un altro di venti euro.

Nel frattempo il panettiere notava che il suo amico, solitamente attivo, simpatico e pronto alla “battuta”, era diventato un’altra persona, taciturna, schiva e molto nervosa; l’uomo ha spronato l’amico a raccontare cosa gli stesse accadendo e l’uomo è scoppiato in lacrime raccontando l’incresciosa vicenda. Immediatamente è stato quindi allertato il 113 che ha inviato sul posto personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato P.S. di Manfredonia.

Alla vista dei poliziotti il povero anziano non solo è scoppiato nuovamente in lacrime, raccontando cosa gli stesse accadendo, bensì aveva premura di recarsi dal suo aguzzino per consegnargli la somma di venti euro prestatagli dal panettiere. Evidentemente temendo per la propria incolumità, spaventato, si accertava che i poliziotti si fossero allontanati dal luogo e solo allora si recava dal suo persecutore, all’insaputa sia dei poliziotti che del panettiere.

Ma i poliziotti, in abiti civili, non solo non si erano allontanati ma hanno costantemente seguito la vittima che, dopo un lungo percorso appiedato, si recava presso un caseggiato. Giunto sotto il portone di un condominio chiamava ad alta voce una persona che, qualche attimo dopo lo avvicinava. La vittima cedeva quindi le venti euro alla persona che, non solo la metteva immediatamente nel proprio portatogli, bensì reiterava il raggiro millantando ulteriori interventi della Polizia nei confronti del malcapitato.

A quel punto la Polizia di Stato, quella vera, interveniva e bloccava il malfattore, trovandolo in possesso dei soldi consegnati dall’anziano, preventivamente a sua insaputa fotocopiati, nonché ricevute di pagamento con manoscritte somme di denaro spacciate per “MARCHE DA BOLLO SPECIALI” mostrate alla vittima qualche giorno prima.

Ovviamente il reo dapprima negava l’evidenza, poi, vistosi scoperto, ammetteva il raggiro.

Escussi i familiari della vittima asserivano di frequenti recenti ammanchi di denaro in famiglia, non sapendo spiegare, almeno fino a quel momento, chi fosse stato a perpetrarli.

La circostanza più lieta è quella di aver visto nuovamente, dopo un lunghissimo pianto liberatorio, il sorriso sulle labbra dell’anziano disabile, già in Commissariato pronto all’ilarità ed il ringraziamento dei suoi familiari alla Polizia di Stato.

Articolo presente in:
Cronaca · News

Commenti

  • Il problema e che li prendono,ma non li fanno niente,e questi individui sono liberi di rifare del male alla gente.

    raffy 03/09/2016 8:41 Rispondi

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