Giovedì 26 Dicembre 2024

Il dialetto… un patrimonio da proteggere (FOTO)

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Grande successo di pubblico per la manifestazione dedicata al dialetto organizzata dall’Associazione Arte in Arco di Bruno Mondelli. Nella splendida cornice del chiostro di palazzo San Domenico, gremito di appassionati di dialetto, si sono svolte esibizioni di vario genere, ma tutte rigorosamente in vernacolo.

La serata si è aperta con un ricordo al primo Laurentino d’oro di Manfredonia, il poeta Cristanziano Serricchio, che nella sua lunga e prolifica carriera di poeta affermato ha prodotto anche una raccolta in dialetto, il suo dialetto montanaro. Due sue poesie sono state declamate dal prof. Alberto Cavallini.

E’ stato reso omaggio, quindi, anche al secondo Laurentino d’oro, il poeta sipontino Franco Pinto, con la declamazione di sue due poesie da parte dell’attrice Dina Valente e poi in un secondo momento con la recita, dalla viva voce del poeta, di un “frecabbele” una storiella, “U paparille”.

Per il teatro in dialetto si sono esibite le compagnie “Teatro Stabile Città di Manfredonia” con la regia di Filomena Trotta, e “Teatro Cinque” di Vittorio Tricarico, i quali hanno fatto tanto divertire il pubblico con due estratti dalle loro ultime commedie.

Per la musica si è esibito Daniele Guida con la “Serenéte a Rusinelle”. Luigi Olivieri ha portato in scena il suo Leonardo da Vinci “sipontino”, Pasquale Stipo ha raccontato la sua personale testimonianza dell’importanza del dialetto per chi lascia Manfredonia e Antonio Racioppa ha deliziato il pubblico con le sue “frecabbele”.

La serata ha dato spazio anche alla poesia nei dialetti del circondario, infatti i poeti Luigi Ianzano di San Marco in Lamis, Domenico Rignanese di Monte Sant’Angelo e Michele Totta di San Giovanni Rotondo hanno avuto un loro spazio per declamare le loro composizioni.

Molto emozionante è stato il momento in cui si è ricordato Luciano Gatta, alla cui memoria è stata consegnata una targa, i suoi Gatti Blu hanno suonato al ritmo della sua voce calda commuovendo tutto il pubblico presente.

A conclusione di serata l’esibizione di ballo del Gruppo Folk Sipontino che ha invitato a ballare tutti i presenti anche durante il rinfresco offerto dall’Associazione Arte in Arco.

Al termine della serata Bruno Mondelli, rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno, ci ha tenuto a precisare che tutta la manifestazione non ha avuto alcun finanziamento e che tutto quello che si è realizzato è stato frutto della sua caparbietà e della collaborazione di amici che hanno creduto nel suo progetto e lo hanno sostenuto con le loro possibilità e capacità.

Mariantonietta Di Sabato

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Commenti

  • Bruno mondelli perché non è stato menzionato il gruppo folk sipontino?
    Questa è una grave mancanza

    Giuseppe 15/08/2016 14:44 Rispondi
  • NON SOLO IL DIALETTO VA PROTETTO!

    DISTRUZIONE MANFREDONIA: ULTIMO ATTO 14/08/2016 12:46 Rispondi

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