Oltre cinquecento persone ieri hanno varcato i cancelli dell’Oasi Lago Salso per partecipare all’open day organizzato dal Parco Nazionale del Gargano, con il supporto del CTA della Forestale, che ha dato la possibilità a tutti di conoscere un sito di rilevanza internazionale. All’invito hanno risposto con grande entusiasmo famiglie con bambini, boy scout, ragazzi diversamente abili, associazioni equestri e di volontariato, appassionati di birdwatching, rappresentanti della LIPU e tanti turisti in vacanza sul Gargano, tra cui anche una famiglia di francesi e di austriaci.
“Le numerosissime presenze di ieri – dichiara il presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella- oltre che farci enormemente piacere dimostrano come l’attenzione nei confronti delle aree umide sia davvero elevata e sensibile. C’è bisogno di valorizzare tutto il nostro patrimonio di biodiversità e con essa tutti i progetti di conservazione che sono stati realizzati all’interno di quest’area. Lo dobbiamo fare tutti insieme, con le istituzioni, con l’amministrazione comunale di Manfredonia, che ha reso possibile una svolta nella gestione dell’Oasi in favore del Parco del Gargano, e con tutti coloro che amano questa terra. Grazie a tutti i visitatori per l’educazione e l’elevato senso civico dimostrato. Non è stato necessario raccattare una sola carta o bottiglietta d’acqua a dimostrazione che la bellezza del nostro patrimonio produce e stimola buoni comportamenti”.
Nei due momenti di visita, la mattina e il pomeriggio, i folti gruppi di visitatori sono stati accompagnati dalle guide messe a disposizione dal Parco che lungo la passeggiata – a ridosso di canneti e specchi d’acqua – hanno fornito tutte le informazioni e le curiosità sulla zona umida più importante del Sud d’Italia. Entrambe le visite si sono concluse sulla torretta d’avvistamento dove stati posizionati dei cannocchiali da cui poter scorgere i fenicotteri rosa, le cicogne e tante altre specie di uccelli che abitano nell’Oasi.
Porte aperte anche al centro Tartanet di Legambiente ospitato all’interno dell’area umida e specializzato nel recupero di tartarughe marine sottratte traumaticamente al loro habitat naturale, il mare appunto. E proprio nel mare, a largo di Manfredonia, il responsabile del Centro Giovanni Furii e il presidente Stefano Pecorella ne hanno liberate due ormai sane dopo un periodo di cura nel centro Tartanet.
La giornata all’Oasi Lago salso ha soddisfatto tutti i sensi: la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e anche il gusto. I visitatori sono stati infatti salutati con una degustazione di prodotti tipici del Parco del Gargano.
“Vogliamo che questa Oasi viva e accolga sempre più visitatori, conclude Pecorella. Ecco perché, dopo aver provveduto alla pulizia e alla sistemazione di molte strutture che giacevano in condizioni davvero disastrate, guardiamo oltre. Tra i progetti futuri c’è la volontà di mettere in rete tutte le strutture mobili ed immobili di quest’area, perché si possa offrire un servizio di accoglienza che consenta a turisti, appassionati di birdwatching, studenti e ricercatori di soggiornare all’interno dell’Oasi e viverla così a 360 gradi”.