I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di:
- BUFFALO Angelo, classe 1990;
- PALAZZO Giovanni, classe 1970;
- SELVAGGIO Mario, classe 1975;
tutti di Lucera e gravemente indiziati in concorso dei reati di tentata estorsione aggravata, danneggiamento aggravato, porto e detenzione illegale di armi.
L’indagine, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Lucera sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, si è sviluppata attraverso attività tecnica ed innumerevoli servizi di osservazione, controllo e pedinamento sul territorio ed ha permesso l’identificazione dei soggetti arrestati che, in un arco temporale compreso tra il maggio ed il luglio 2016, compivano diversi atti intimidatori a fini estorsivi nei confronti di due coniugi titolari di una ditta di smaltimento dei rifiuti di Volturino.
In particolare gli stessi sono ritenuti responsabili di aver dato alle fiamme un autocompattatore dell’impresa il 7 maggio 2016, di aver danneggiato l’autovettura delle vittime esplodendo contro di essa cinque colpi d’arma da fuoco il 18 maggio ed, infine, di aver lanciato una bomba carta all’interno della recinzione delimitante la proprietà della ditta il 22 giugno.
I tre indagati accompagnavano gli atti intimidatori con telefonate o invio di sms da alcune cabine telefoniche ubicate a Lucera, attraverso le quali intimavano alle vittime la consegna di 300.000 euro minacciandoli di morte qualora non avessero assecondato la richiesta.
L’articolata attività investigativa permetteva di monitorare le condotte illecite facendo emergere gravi responsabilità per tutti gli arrestati.
Nel corso della perquisizione domiciliare a carico di BUFFALO Angelo, i Carabinieri rinvenivano in un garage nella sua disponibilità 26 proiettili calibro 9×21 e nella sua abitazione un foglietto con scritti il numero di telefono della ditta e quello del cellulare della vittima, avvalorando ancor di più i già gravi elementi indiziari idonei all’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo.
Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Foggia.