Non capita spesso, anzi quasi mai, che a Manfredonia si parli di investimenti e di sviluppo dell’area portuale.
Questa volta è successo. Le istituzioni cittadine in una conferenza di servizio hanno annunciato un investimento di 117 milioni di euro per eseguire lavori di ripristino e, noi ci auguriamo anche di ampliamento del porto alti fondali. Si riporta: “Il sistema portuale di Manfredonia potrà ospitare tutti i vari settori merceologici mercantile, passeggero e nautica da diporto”.
Ci rallegriamo perché, finalmente, si parla di sviluppare i traffici commerciali ed anche turistici. Già, nell’ottobre 2016 è previsto l’attracco presso la banchina del porto commerciale di Manfredonia di una nave da crociera.
Quest’investimento sì che porta la nascita di nuovi posti di lavoro sia diretto che indiretto perché si pone come fonte propulsiva per la nascita di altre attività ausiliarie e collaterali.
Ancora una volta, però, dobbiamo fare molta attenzione, perché il rischio di perdere questa straordinaria opportunità c’è ed è grosso.
Se la minaccia di installare il più grande deposito di GPL, mai costruito in Italia, in località Santo Spiriticchio, proponente Energas, e utilizzante il porto alti fondali per carico/scarico di navi gasiere andasse in porto, svanirebbe automaticamente la prospettiva del movimento passeggeri con navi da crociera e/o traghetti.
Come si può pensare che le compagnie crocieristiche e/o di traghettatori possano far rientrare nei loro programmi attracchi al porto di Manfredonia se c’è la presenza del deposito di GPL e movimentazione di navi con carichi pericolosi ed a rischio di incidente rilevante?
Ancora una volta invitiamo tutti a riflettere e a dire NO ENERGAS.
Chiediamo vivamente al sig. Sindaco di Manfredonia di seguire con molta attenzione questa opportunità per evitare che si perda per strada o, molto peggio, che non venga strumentalizzata da Energas.
A quanti sostengono l’installazione del deposito in nome del lavoro, diciamo che il movimento turistico-mercantile via mare porta molto, ma molto più lavoro del deposito di GPL ed è alternativo a questo.
per il CAONS
Ing. Matteo Starace
COMUNICATO STAMPA