A seguito di una mirata attività di contrasto al bracconaggio nel Parco nazionale del Gargano, inizialmente impostata sull’acquisizione di informazioni riservate e poi condotta attraverso l’attenta ispezione dei luoghi, con appostamenti notturni e anche con l’ausilio di apparecchi di fotoripresa, i Forestali dei Comandi Stazione parco di Umbra e Peschici, in sinergica collaborazione, hanno fermato e denunciato due persone e sequestrato tre fucili con le relative munizioni caricate a palla e a pallettoni.
Uno dei due, un cinquantenne del luogo, utilizzava un fucile con la matricola abrasa che veniva occultato in bosco, in un nascondiglio ricavato con un pezzo di tubo abilmente sistemato nel corpo di un muro a secco, eludendo così gli ordinari controlli effettuati sulle strade dell’area protetta.
Il bracconagio nel parco non si fermera mai finche s i fanno solo le multa,quando sono presi vanno portati in carcere c’e’ gente che va’ a caccia tutto l’anno,al cinghiale e’poi vende la carne,