Che i comuni d’Italia non abbiano più la possibilità di spendere e spandere ormai lo hanno capito anche le persone più lontane dai giochi della politica che ci governa. Lo Stato cerca di mettere le proprie lunghe mani nelle nostre tasche sempre e in ogni modo, e lo fa con facilità e a volte con abuso di potere. Chi trasgredisce o tarda a pagare il suo tributo collettivo prende la multa. Poco male per i nulla tenenti o simil tali, tanto non hanno più nulla da perdere. Le persone per bene, invece, saranno costrette a pagare le proprie tasse, quelle di chi non paga e quello scotto che vien fuori dalla corruzione che sistematicamente fa crescere i costi dei servizi pubblici, pagati con le nostre tasse, appunto, dalle nostre tasche. Sembra un gioco di parole ma la sostanza è chiara a tutti.
Potrebbe anche passare che un politico, o più di uno, usi la macchina pubblica per fare un’uscita non autorizzata e che per sfortuna faccia un incidente e venga sgamato, ma quello che non può e non deve o dovrebbe essere tollerato, in primis dalla collettività e poi dalle forze dell’ordine, è che ci siano i privilegiati che usano suoli, mezzi e risorse pubbliche senza riconoscere il giusto controvalore da versare nelle casse della comunità in cui si vive. È il caso dei parcheggi, delle aree mercatali di Manfredonia, di strutture murarie e di altri spazi pubblici usati dai privati in modo gratuito, producendo un profitto a chi lo usa impropriamente e illegalmente, procurando, paradossalmente, anche dei costi per la loro gestione: utenze e usura, compresa la manutenzione, ovviamente, a carico dell’ente pubblico. La questione è di una gravità inaudita e ancora più grave è il fatto che le autorità competenti, le autorità giudiziarie, complici in questi atti di inadempienza, non intervengano a celare questo fenomeno che procura un pesantissimo danno all’erario. Complici in divisa del mancato controllo, della mancata ammenda nei confronti di chi ci amministra provocando voragini economiche, caldeggiando l’innesto di operai fannulloni all’interno delle municipalizzate, ben pagate dalle casse comunali, le nostre, che non sempre riescono a garantire un servizio che sfiori la decenza. Fenomeno parassitario che spesso va a discapito anche di quelle persone, che operano nel pubblico, e sono animate da quel senso di responsabilità represso o spento da quei succhiatori, improduttivi, capaci solo di approfittare del loro stato di protezione politica o delinquenziale. Intervistati i politici non hanno potuto che ammettere la grave inadempienza amministrativa con la solita promessa che il problema verrà risolto o è in corso di risoluzione. Questo modo di gestire gli spazi e i servizi pubblici non può che portare in default il bilancio del nostro Palazzo di città. Immaginate se tutti, o la gran parte, pagassero ciò che gli spetta: magari avremmo dei parchi giochi per i nostri figli più nuovi, avremmo qualche evento in più in questa spenta e calda estate, avremmo, magari, una città più pulita, in tutti sensi.
Amalia Trigiani
Quando questo paese avrà un comando di polizia municipale, degno di questo nome, e dei politici che pensano veramente al bene di Manfredonia, forse incominceremo a vedere qualche risultato concreto. Quando inizieranno a non fare più distinzione tra amici, amici degli amici e parenti tutti, forse qualcosa potrà anche cambiare. Incominciassero a far pagare i tanti abusivi che si trovano, ormai, quasi ad ogni angolo di strada. Girassero sistematicamente per le strade di Manfredonia dalla mattina alla sera e con tutti gli indisciplinati che ci sono, in un mese, possono rimpinguare le casse comunali con cifre a sei zeri. La gente perbene incomincia ad essere stufa di tutto questo andazzo e se tira fuori i denti poi saranno dolori per tutti.
Tutti questi fenomeni che rientrano nella discrezionalità politica/amministrativa di chi governa e dovrebbe vigilare sulla città non fa altro che far aumentare il livello di anarchia nel senso del non rispetto delle regole, leggasi regolamenti comunali, a discapito di chi invece ha il senso civico del rispetto. E’ normale tutto questo in un paese che si definisce democratico ?
A questo punto non si può non addossare la colpa di questo andazzo ad una sola categoria che si cela sotto le mentite spoglie di Polizia Locale e di Pubblici Amministratori…. che si “rispettano” a vicenda….