Alcune volte i ricordi ci prendono e di trasportano magicamente nel tempo passato. Degli anni giovanili ci rammentano le domeniche passate a tifare per il Manfredonia Calcio, nella vecchia “Fossa dei leoni”. Tra la metà e la fine degli anni ‘50 furoreggiava ed entusiasmava una forte compagine sipontina. Il mio idolo era un longilineo difensore di origine toscana: Mario Rosselli. Calciatore capace di contrastare e pressare con insistenza l’attaccante avversario. Dotato di buona tecnica e forte fisicamente. Rapido nei movimenti e dotato di ottimo tempismo nei suoi interventi. Forte nel colpo di testa ed anche preciso nell’impostare l’azione offensiva per la propria squadra, esempio di correttezza durante il gioco e di disciplina nella vita. Dopo aver militato nel Manfredonia, ha continuato a giocare in numerose squadre, tra cui l’ Andria ed il Torremaggiore. L’esperienza di Rosselli in campo calcistico si è poi consolidata, fino a diventare capacità particolare nello scoprire nuovi talenti. Diventato osservatore giovanile del Piombino e del Torino. Ha, infine, saputo, in questo campo, trasmettere nei giovani l’amore per lo sport. Lo rivedo ancora in giro per la nostra Città, ormai sipontino d’ adozione, per aver sposato una nostra compaesana. Ricordo di quella squadra: Bartoli, Verrocchio, Zendoli, Carbonara, Salice, Severi, Frini, Salcuni, Caputo, Donà, Bortolato, Colombini, Rosselli, Cola e Nascinbene. Sono intimamente preso dalla nostalgia quando ripenso a quegli atleti e ricordo, in particolare, che tifavo per quel ragazzo di Piombino: Mario Rosselli.
Nicola Ciociola