Il Movimento 5 Stelle di Manfredonia, da sempre in prima linea nel dare voce ai cittadini, lo scorso 25 luglio, ha incontrato una delegazione di lavoratori ospedalieri che, riguardo all’attuale condizione nella quale versa l’Ospedale di Manfredonia “San Camillo de Lellis”, hanno manifestato il loro malcontento al Portavoce Regionale Mario Conca e al Portavoce Comunale Gianni Fiore.
Dalla riunione sono emerse alcune criticità del nostro ospedale su cui, come in tutti i piani di riordino, le carte dicono una cosa diversa dalla realtà.
Il malfunzionamento della radiologia, con macchinari vetusti e fuori uso, dove persiste il blocco del sistema digitalizzato, che permetterebbe, se fosse operativo, di visionare le lastre da qualsiasi pc dell’ospedale, velocizzando le diagnosi e risparmiando denaro. Invece, dopo pochi mesi di funzionamento, si è tornati ai supporti informatici che, sovraccaricati di lavoro, si rompono bloccando tutto il reparto.
Di recente si è scoperto, addirittura, che nel chiamare il numero verde per prenotare una tac si veniva indirizzati verso altri ospedali (i quali hanno liste d’attesa già lunghe) perché il codice dell’ospedale di Manfredonia non veniva riconosciuto.
Il reparto di Ortopedia, altresì, è ridotto a due soli medici. Ci si chiede come mai invece di implementare Manfredonia si è deciso di mandare un nuovo medico all’ortopedia di San Severo che ne aveva già quattro?
Come mai, pur completo, non viene aperto il reparto di lungodegenza?
Se poi si analizza l’atto aziendale si capisce che la direzione intrapresa non è quella prevista. Forse sono tutte manovre per portare alla chiusura del nostro nosocomio?
Perché altrove si potenzia e a Manfredonia si depaupera?
Le utenze del nostro ospedale, specie in questo periodo estivo, sono oltre 100.000 e non si capisce perché questi cittadini debbano essere costretti a recarsi a chilometri di distanza per veder soddisfatto il proprio diritto alla salute, mentre altri possono farlo “sotto casa”.
Queste sono alcune delle domande che saranno oggetto di interrogazione regionale e che saranno fatte direttamente al Direttore Generale ASL FG Dott. Vito Piazzolla.
Invece di chiudere l’ospedale, farebbero bene, a mandare via tutti i politici e politicanti che sono a gestire il S. Camillo.
Per non parlare del servizio emergenza e pronto soccorso in affanno, e con il disagio reparti chiusi si continuano a fare trasferimenti… Togliendo al territorio la sola e unica l’ambulanza