Si è svolta presso l’assessorato alle attività produttive del Comune di Manfredonia la riunione del Consiglio di Amministrazione della società Oasi Lago Salso Spa per discutere delle attività relative alla gestione di una delle Aree umide più importanti del Mezzogiorno.
Durante l’incontro è stato nuovamnete affrontata la criticità economica e finanziaria nella quale versa la società che grazie al ripetuto intervento del Parco Nazionale del Gargano, ha potuto realizzare importanti opere. E’ stato chiesto al Parco ed al Comune di intervenire per la bonifica e la rinaturalizzazione delle aree identificate come orti e sono state formulate proposte, come ad esempio la riattivazione del motopontone indispensabile per il taglio del canneto, e l’insediamento di una postazione anti-incendio gestita dall’Arif; la realizzazione di un sistema di controllo dei livelli idrici dell’area umida; il potenziamento dei rapporti con l’università di Agraria di Foggia per la gestione delle biomasse e per la creazione di sistemi di autoproduzione di energia sostenibile; la riapertura delle visite nell’area; l’attivazione di progetti con altre aree protette per lo scambio di buone pratiche e la reintroduzione di specie autoctone; la seria valutazione deloccupazione di figure qualificate e di manovalanza indispensabile per la riattivazione del progetto di valorizzazione dell’oasi; ed altro ancora.
Il CdA ha espresso inoltre viva preoccuazione per la gestione della fauna selavatica presente in Oasi, specie dopo le note vicende che hanno determinato l’avvio delle indagini da parte della competente autorità giudiziaria. E’ stato sollecitato, dietro impulso del consigliere Pecorella, il Corpo Forestale, la Provincia di Foggia e il Servizio Veterinario per la redazione di un rapporto che attesti lo stato di salute della fauna in cattività, anche a seguito delle risultanze di un’apposita riunione, convocata dal Parco Nazionale del Gargano, svoltasi negli uffici del CTA dell’Oasi, dalla quale sono emersi preoccupanti segnali di custodia della fauna e di indefiniti progetti di conservazione di specie detenute nei recinti dell’area.
Infine sono stati stigmatizzati tutti gli strumentali attacchi nei confronti dell’attuale dirigenza dell’Oasi circa presunte inadempienze mostrate nella gestione naturalistica dell’area.
“Senza il cambio di Governance che ha visto il Parco Nazionale del Gargano divenire socio di maggioranza – dichiara Pietro Salcuni, Presidente della Società Oasi Lago Salso – le enormi difficoltà economiche ed amministrative riscontrate, che non sono ancora del tutto scongiurate e che se continuano questi attacchi strumentali non faranno che acuire, mancando la dovuta serenità, la difficile gestione del momento, avrebbero certamente già causato la liquidazione della stessa società, per colpa di una gestione, delle scadenze dei pagamenti e delle rendicontazioni dei progetti, non attenta e troppo ottimista circa il corretto atteggiamneto dei partner istituzionali. Sono, invece, sotto gli occhi di tutti i positivi risultati conseguiti dalla nuova gestione, nella quale il Presidente Pecorella è entrato direttamente, senza dare più deleghe a nessuno, e che ha prodotto interventi come: la ristrutturazione della sentieristica o le strutture di osservazione della fauna, dell’aula didattica; l’ottenimento delle strutture da parte del Comune di Manfredonia, sino a ieri chiuse e senza futuro. Importante è stata anche l’opera di pulizia delle aree antistanti gli immobili della Forestale, dell’aula didattica e del piazzale, che è stato liberato dagli ammassi di rottami da tempo immemore accumulati; questi solo per citare degli esempi più lampanti. Pertanto, Intendo esprimere vivo ringraziamento all’Ente Parco Nazionale del Gargano ed al presidio della Forestale del CTA, come alla Provincia di Foggia ed il Servizio Veterinario per l’attenzione e lo sforzo messi in campo con passione e dedizione per far tornare a brillare un raro gioiello naturalistico che ha pochi eguali, almeno nel in Italia. Durante la riunione ho espresso, a nome mio personale e dell’intero CdA, tutto il sostegno contro gli innumerevoli e strumentali attacchi, da parte di chi malcelandosi dietro un’importante sigla di un’associazione ambientalista, pensa di confondere l’opinione pubblica propinandole solo falsità. Questa circiostanza va chiarita, poiché, si ricorda a tutti che tutte le risorse economiche e finanziarie relative ai progetti nei quali l’Oasi Lago Salso, direttamente od indirettamente, è stata elemento e partner fondamentale, hanno alimentato redditi non solo di organizzazioni ed associazioni, ma anche dei singoli soggetti che le hanno utilizzate a proprio uso e consumo. Oggi, senza cedere alla tentazione di rispondre a continue prese di posizione ingiustificate, riteniamo dover impegnare il nostro tempo per correggere gli errori del passato, senza dimenticare di gardare avanti. Si deve riaprire l’Oasi a per renderla fruibile, non solo a tecnici delle materie naturalistiche ed ambientali, ma a tutta la popolazione. Questo è il miglior servizio che intendiamo rendere al territorio per la sua tutela e la sua valorizzazione.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione |
Pietro SALCUNI |
perenni parole… o meglio chiacchiere di circostanze… I contenuti e le paroline sprecate.. sempre bilanci in rosso.. il termine appropriato è semplicemente CARROZZONE politico…basta!!