Giovedì 21 Novembre 2024

Q8/Energas: Foggia come Viareggio?!

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Trascurati i rischi del trasporto GPL e i condizionamenti urbanistici in area Parco.
Dopo il ricorso contro il parere VIA, la LIPU interviene presso il MISE.
29 giugno 2009, ferrocisterne cariche di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL), entrano nella stazione ferroviaria di Viareggio. Un incidente coinvolge il convoglio con la fuoriuscita dell’idrocarburo che prende fuoco devastando lo scalo ferroviario ma anche le aree abitate che lo circondano. Quell’evento tragico entrerà tristemente nella storia con la sua pesante contabilità di vittime e distruzione.
2016, al Ministero dello Sviluppo Economico è in corso la procedura autorizzativa per il gigantesco impianto di stoccaggio e movimentazione GPL della società Q8/Energas, presso Manfredonia, sul confine del Parco Nazionale del Gargano. Una procedura che fino ad ora fa acqua da tutte le parti, a cominciare dallo scandaloso parere di VIA positivo rilasciato dal Ministero Ambiente. Poi altri pareri sostanziali: quello positivo con prescrizioni del CTR, organismo deputato al vaglio della sicurezza ai sensi delle Direttive comunitarie in materia recepite dall’Italia, oltre a quelli negativi di Regione e Comune, per aspetti urbanistici.
La LIPU evidenzia come i rischi esponenziali derivanti da incidenti rilevanti siano tutt’altro che correttamente valutati! A cominciare dal notevole traffico annuo relativo al trasporto del GPL in uscita dall’impianto: fino a 50 navi gasiere da 2000 tonnellate, 7.300 autobotti da 18 tonnellate, 4000 autocarri da 5 tonnellate in bombole e, in particolare, 200 convogli da 480 tonnellate in 12 ferrocisterne. Quest’ultima movimentazione, per tutte le direzioni, si concentrerebbe nel passaggio obbligato tramite le aree ferroviarie di Foggia, circondate da aree residenziali densamente abitate, inevitabilmente coinvolte in caso di incidente !
A ciò si aggiungerebbe il condizionamento sul piano urbanistico di queste aree contermini ai tracciati ferroviari.
Analogamente, l’area del Parco Nazionale del Gargano confinante con l’impianto subirebbe un compromettente e paradossale condizionamento negativo sul piano della gestione territoriale. Dovrebbe essere invece il progetto Energas a sottostare alla strumentazione urbanistico – territoriale rispetto ale necessità dell’area protetta !
Perfino la banale osservazione di Cicogne o di orchidee in zona da parte di gruppi e appassionati – accusa Cripezzi della LIPU –, dovrebbe subire restrizioni e limitazioni in ordine al rischio di incidenti, cosi come l’invasività dell’impianto determinerebbero un pesante effetto detrattore e quindi un depotenziamento nella pianificazione e valorizzazione territoriale sull’area Parco”.
La LIPU è quindi intervenuta con una articolata nota, indirizzata al MISE, significandone risvolti di carattere legale, nonché al Comune di Foggia e all’Ente Parco del Gargano, affinché questi ultimi Enti siano coinvolti nella procedura e in ogni caso affinché Parco e Comune di Foggia assumano posizione in tal senso.
Con la stessa nota la LIPU ha sollecitato anche la Provincia di Foggia (Presidente e dirigente Assetto del Territorio). Infatti, malgrado coinvolta nella procedura, la Provincia non pare aver partecipato attivamente alle conferenze di servizi, pur essendo un Ente deputato al governo del territorio coinvolto con il proprio strumento urbanistico (PTCP).
Contro il pessimo parere ambientale rilasciato dal Ministero dell’Ambiente, la LIPU ha recentemente presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato, allo scopo di ampliare la sfera di motivazioni da eccepire. E’ di qualche giorno fa la richiesta di Energas, di trasporre il predetto ricorso presso il TAR Puglia. 
“Invitiamo – prosegue Cripezzi – a sostenere la LIPU in questa impegnativa battaglia legale, e non solo legale. Non possiamo permettere l’ennesima aggressione dopo decenni di vilipendio territoriale”. Una slide riassuntiva dell’appello (vedi su lipucapitanata.it) circola sui canali web e social a sostegno dell’associazione.
 

 

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Commenti

  • Si sono venduti persino il Manfredonia calcio che vergogna! Lino Troiano non avrebbe mai fatto una porcata del genere!

    Tifoso disgustato 21/07/2016 21:58 Rispondi
  • Il bellissimo articolo della Direzione,molto equilibrato,ma contrario all’Energas,dopo circa 2 giorni,e’ sparito!Chiedo,a nome di tutti i cittadini di Manfredonia,che venga ripubblicato.In caso contrario,si potrebbe pensare che il giornalino,sia stato intimidito da qualcuno ENERGAS.
    Vogliamo che lo stupendo articolo venga ripubblicato!
    vincenzo dottore di Manfredonia.

    vincenzo 21/07/2016 13:00 Rispondi
  • X Andrea ti giuro che non c’ era nessun politico nella cordata , era gente fiera di essere di manfredonia

    Lino troiano 21/07/2016 12:15 Rispondi
  • Vorrei rispondere a Andrea la proposta era mia e non c’era nessun politico nella cordata , era gente fiera di essere di Manfredonia

    Lino troiano 21/07/2016 11:51 Rispondi
  • Questi sedicenti camorristi se ne tornassero nella loro bella Napoli perchè noi non abbiamo bisogno di GPL ci”armeremo” fino ai denti per preservare il nostro magnifico paesaggio,ambiente,territorio per poterlo tramandare ai nostri posteri cosi come Madre Natura ce lo ha consegnato!

    nik 21/07/2016 10:09 Rispondi
  • Questo puo essere un ragionamento serio…ma che non venga strumentalizzato per attaccare il presidente del Manfredonia calcio e la sua legittima scelta di accettare una sponsorizzazione o cessione di quote tra laltro molto più conveniente di quella proposta da un altra cordata con a capo i politici.Non sarà certo Sdanga a decidere se il deposito si insedierà e non dovrà essere lui a valutare l impatto ambientale dell insediamento ….non scherziamo

    andrea 21/07/2016 10:02 Rispondi
  • SIAMO INCAVOLATI PERCHE’ PARE CHE NESSUNO CI ASCOLTA.UN PAIO DI PERSONE NON POSSONO NE’ DEVONO DECIDERE DEL DESTINO DI MIGLIAIA DI PERSONE

    socrate 20/07/2016 20:06 Rispondi
  • “50 navi gasiere da 2000 tonnellate, 7.300 autobotti da 18 tonnellate, 4000 autocarri da 5 tonnellate in bombole e, in particolare, 200 convogli da 480 tonnellate in 12 ferrocisterne.”…Sulle nostre teste un pericolo gravissimo!

    Giuseppe 20/07/2016 19:33 Rispondi

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