Giovedì 21 Novembre 2024

Vico Del Gargano e Cerignola: denunce e sequestri per violazioni di norme ambientali e di edilizia

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I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano, collaborati da quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, nel corso di un predisposto servizio finalizzato alla salvaguardia ambientale, hanno sequestrato nella piana di Calenella alcuni manufatti prefabbricati ed un terreno di proprietà della società “Agricola Calenella”, con sede legale in Peschici, per violazioni di norme ambientali e di edilizia. In particolare, i Carabinieri hanno accertato che la citata società aveva installato 10 strutture prefabbricate, alcuni delle quali allestite a servizi igienici ed altre a banchi da cucina,  su un’area sottoposta a vincoli paesaggistici, in assenza delle richieste autorizzazioni.

Nel corso del controllo veniva, altresì, accertato che erano state realizzate delle massicciate stradali con materiale da scavo “non caratterizzato”, considerato rifiuto speciale.

A conclusione delle attività sono stati sottoposti a sequestro preventivo il terreno delle dimensioni di circa 6.000 metri quadri e le strutture, del valore complessivo di circa 2.000.000 di euro.

I militari della Compagnia Carabinieri di Cerignola e del Nucleo Operativo Ecologico di Bari intervenivano in località Pescariello e località Torricelli di Cerignola ove constatavano il mancato rispetto della normativa ambientale all’interno di quattro distinte aree adibite ad autoparchi.

Posti in essere i primi accertamenti è emerso che le quattro distinte aree di circa 30.000 metri quadrati complessivi, sprovviste di sistema di impermeabilizzazione e non idonee all’attività di raccolta e smaltimento di acque meteoriche e di dilavamento dei piazzali, erano state occupate da rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti da materiale ferroso, plastico e ligneo.

All’esito dell’attività di indagine sono stati deferiti in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria i quattro titolari degli autoparchi per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Le aree, del valore complessivo che si aggira sui 2 milioni di euro, sono state sottoposte a sequestro preventivo in attesa di ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria.

 

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Capitanata · News

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