Quest’anno non ci sarà il Troia Music Fest. La rassegna musicale, che nel 2016 avrebbe celebrato la sua settima edizione, dal 2010 al 2015 ha promosso artisti pugliesi emergenti, scommettendo sulle nuove proposte (tra tutti il duo foggiano iWolf reduce dell’esperienza televisiva di The Voice of Italy), e spettacoli di artisti italiani pluripremiati (Bud Spencer Blues Explosion, Municipale Balcanica, ZIBBA, Erica Mou, EDDA, Roberta Carrieri, Roberta Di Lorenzo, Radicanto, Leitmotiv, Luca Colombo, e molti altri) oltre a eventi in prima nazionale. “E’ un arrivederci, non un addio”, hanno spiegato gli organizzatori. “La decisione è maturata per motivi di vario genere. Lo stop è necessario per riflettere su quanto è stato fatto e sui risultati ottenuti, sui cambiamenti nelle politiche culturali messe in atto dagli enti locali, comune e regione, secondo noi “del tutto o in parte assenti”, con forti ritardi nella programmazione sia culturale che economico-finanziaria. Gli sforzi sostenuti in questi anni da una piccola associazione di giovani, per la realizzazione della rassegna, sono stati tanti. Una condizione comune alla maggior parte dei festival musicali e teatrali del territorio, dove ci si rimette del proprio per realizzare eventi di richiamo per turisti e appassionati, e che producono ricchezza per le comunità. Questi sforzi non sempre sono sostenuti e condivisi da parte di enti pubblici e privati. Non crediamo nel sostegno esclusivo del pubblico, ma sosteniamo fortemente che questo si debba fare promotore e debba essere un forte e solido compagno organizzativo. Ad oggi, invece, bisogna purtroppo costatare come troppo spesso tali enti guardino al breve periodo e siano lacunosi, nella programmazione e nella concertazione, divenendo incapaci di relazionarsi con gli organizzatori e le associazioni”, hanno spiegato gli organizzatori del Troia Music Fest. “Se gli sforzi sono condivisi da parte di tutti, pubblico e privato, i risultati sono moltiplicati. Allo stesso tempo è necessaria una riflessione sulla formula proposta, poiché sentiamo il bisogno di cambiare qualcosa. Se da un lato crediamo che la cultura, e quindi la musica, debba essere fruibile a tutti, dall’altro notiamo la non sostenibilità economica di tale scelta. Una dualità controversa e figlia degli enormi costi realizzativi dei festival, soprattutto musicali. In questa pausa rifletteremo sul Troia Music Fest, sulle relazioni con gli altri (enti pubblici, privati e spettatori) e ridefiniremo il nuovo progetto artistico. Auspichiamo un rinnovato sostegno e coinvolgimento attivo di quanti, in questi anni, hanno apprezzato e goduto delle iniziative proposte. Non mancherà la nostra volontà a collaborare e a dare il nostro contributo di conoscenze e competenze, come fatto finora”, hanno concluso gli organizzatori del Troia Music Fest.