Lo scorso 2 luglio si è insediato il nuovo Amministratore Unico dell’ASE (Azienda Speciale Ecologica), realtà che nell’ultimo anno ha acquisito notevoli incarichi di rilievo per la collettività sipontina. Francesco De Feudis, dopo 11 mesi, per questioni personali legate al suo precedente lavoro, lascia il posto ad Adriano Carbone, già Presidente del collegio sindacale della stessa azienda. Una nuova nomina caldeggiata dalla stessa compagine politica che fece designare De Feudis. Un passaggio di consegne che pare non vedrà stravolgimenti strategici negli obiettivi che si è posta questa azienda partecipata al 100% dal Comune di Manfredonia. Un momento di transizione importante per la città nella necessaria gestione dei rifiuti da differenziare che ha raggiunto l’84%, che sta portando i suoi frutti ma anche tantissimi disagi per la città. Partita lo scorso 18 aprile la raccolta differenziata, oggi non ha coperto l’intera città a causa della solita burocrazia che sta effettuando le ultime valutazioni e nel frattempo si effettua la doppia raccolta: quella differenziata con i mastelli e quella tradizionale dei cassonetti, producendo un dispendio di energie da parte dell’ASE, non di poco conto. Il carico di lavoro diventa ancora più pesante considerando il periodo estivo che porta altre incombenze come la pulizia dei litorali e la tanto discussa pulizia delle spiagge senza contare la gestione del verde pubblico. Ancora da risolvere le questioni legate ai carrellati, ossia la raccolta all’interno dei condomini per ottimizzare la gestione dei rifiuti nei palazzi e il disagio dei cittadini alle prese con i propri mastelli. A breve la direzione dell’Ase affronterà la questione, con un rinnovato spirito di cooperazione, con gli amministratori di condominio, terrorizzati dalle sanzioni previste per chi non si adegua alla raccolta differenziata. Presentato con largo anticipo il Piano Industriale per il Mercato Ittico, in gestione all’ASE dalla scorsa estate, Piano condiviso, pare, anche dalle opposizioni. Un progetto del nostro “elefante marino” che si vuol far diventare un importante hub nel commercio del pesce del sud (lo dicono da quando l’hanno costruito). Impegnativo l’incarico del verde pubblico che cerca di tener testa alle tante aree verdi presenti nella nostra città. Disastri nella gestione della pulizia delle spiagge che ha visto un “imbarazzante” scambio di responsabilità tra Ase e il Comune di Manfredonia. Nell’ormai obsoleto contratto di servizio dell’Ase (dove sono annoverati tutti i doveri che deve espletare l’azienda) compare la pulizia delle spiagge, ma lo stesso servizio non è stato riportato nel bilancio di previsione del 2016, che vede far carico al nostro Comune di una spesa pari a quasi 8 milioni di euro per quasi tutti i servizi forniti da Ase. Per tale ragione, la pulizia delle spiagge, viene affidata alla cura dell’Ase solo il 6 luglio a fronte di un compenso di € 17.500,00. Servizio partito effettivamente il 15 luglio che si protrarrà fino al 4 settembre. A settembre, l’incarico morale e reale sarà affidato alla Sig.ra Anna & Company, frequentatori delle spiagge libere? Se il tempo lo permette le nostre spiagge sono frequentate fino ad ottobre. Con la pulizia si è partiti dalla Sirenetta fino alla spiaggia di Ippocampo. Le aree della lontana riviera sud dovranno attende un po’, ma fino al 4 settembre c’è tempo. Non pochi problemi stanno provocando gli 11 LSU, convocati dalla direzione ASE per “convincerli” a svolgere il loro lavoro di pulizia del litorale di Manfredonia-Siponto con maggiore impegno, produttività e dedizione. Ci si affida al loro buon cuore, altro non si può (che imbarazzo!!!). Entro l’anno si spera partirà la gestione, a carico sempre dell’ASE, del depuratore e della somministrazione dell’acqua nell’area industriale, abbandonata, fino ad oggi, a se stessa, tra rifiuti, erbacce e cumuli di immondizia accatastata… e pensare che nel bilancio di previsione erano stati stanziati oltre 90 mila euro per la raccolta e lo spazzamento della zona industriale e insula D32. Dove sono stati spesi questi soldi? In quell’area di sicuro no. Buon lavoro dott. Carbone.
Raffaele di Sabato
foto scattate il 16 luglio 2016 della spiaggia libera ripulita (tra De Marzo e la Sirenetta)
Sotto ai miei occhi agli scogli alcuni bagnanti fumatori hanno gettato per terra decine di cicche di sigarette e come lo fanno lì sicuramente lo fanno dappertutto, così come altri dopo aver strafocato le pizzelle e i panini e aver tracannato litri di birre e acqua minerale hanno lasciato buona parte dei segni dello spuntino in mezzzo agli scogli.
Per concludere, ma voglio fermarmi io altrimenti potrei scriverci un poema dal titolo “La Skifezza Commedia”, mentre poi attendevo il mio turno davanti all’ingresso del bancomat del Banco Napoli di corso Manfredi alcuni bimbi, davanti ai propri genitori, hanno gettato per terra buste di patatine e cicche di chewing gum e un bel cagnolino tenuto al suo bel guinzaglio dal proprietario ha allentato un pisciatone all’angolo del Banco Napoli stesso con un paio di vigili urbani a pochi metri non proprio vigili.
La città non è sporca; fa letteralmente schifo e questoi grazie a noi, popolo di incivili e cafoni che non siamo altro!
Raffaele si metta di impegno per pubblicare il Piano industriale dell’ASE. Tutte le aziende municipalizzate e private lo presentano per stabilire con trasparenza la tariffa TARI? Perchè la TARI a Manfredonia è più alta del 20-30% rispetto a quella di comuni costieri similari (vedi Civitanova Marche che spende 7.500.000di euro contro i nostri 9.000.000)? L’ASE ora è stata coinvolta in tantissime attività (mercato ittico, cura del verde, pulizia delle spiagge, depuratore consortile, etc) ma non riesce a farne una bene. La sporcizia di Manfredonia non dipende solo dalla inciviltà di pochi concittadini. La recente nomina del capo controllore (Carbone) come AU della controllata ASE negli ultimi anni può lasciare adito a qualche dubbio e comunque non è molto trasparente.
All’inaugurazione preelettorale del capannone ASE in zona industriale, il sindaco disse che la pulizia e la manutenzione della zona PIP era demandata all’ASE. Come pure la fornitura di acqua e la depurazione dei liquami della stessa zona. Ma il contratto con Syndial per la fornitura di acqua è stato firmato dal Comune di Manfredonia:non si capisce il motivo da parte del comune di accollarsi oneri spettanti ad altri. Il mercato ittico va completato con la parte elettronica per eliminare il ricatto dei pescatori dai pochi commercianti che monopolizzano il mercato. Il mercato ittici, come succedein tanti altri posti, deve essere accessibile a tutti. Puoi pubblicare il piano per il mercato ittico? Caro Raffaele la sporcizia di Manfredonia è il riflesso del nero esistente a Manfredonia in tante attività economiche (edilizia, commercio, pesca, pizzerie etc) e del letamaio in cui prosperano i politici ed accomandatari.
A questo punto il sig.”il bello deve ancora venire” e cioe’ quella specie
di persona che ci rappresenta come sindaco perche’ non da MAI spiegazione ai cittadini di queste cose che ci spettano.
L’ase e’ un’azienda municipalizzata.
Se non si ha niente da nascondere di maldicenze con tranqullita e serieta
ha il diritto e dovere di raccontare alla popolazione perche’ di queste traversie con soldi usciti dall’amministrazione e utilizzati male.
Questa persona mi sembra un ghost e cioe un fantasma ,non risponde a niente e nessuno.
L’importante che continua a fare ville e villettine nel paese mettendoci le targhette come ha fatto con Re Manfredi.
Il peggio deve ancora venire………….
saluti
Mi associo in pieno alla riflessione attenta e precisa di Raffaele Di Sabato. Forse, a mio avviso, qualcuno pensa che la soc. ASE, possa rispondere sempre e comunque a tutti gli incarichi di cui viene affidata.
E’ sotto gli occhi di tutti che, parecchie cose non funzionano.
E’ stato affidato all’ASE, anche la manutenzione del verde, all’interno del cimitero; prima veniva svolto da n. 4 socialmente utili, funzionava benissimo. Provate a fare un giro, specialmente nella zona tombe di famiglia private; la vegetazione selvaggia è talmente folta che, ha letteralmente coperto i marciapiedi e gli ingressi alle tombe.
Perché non si pensa di affidare servizi importanti, a società private, che in regime di concorrenza, offriranno gli stessi servizi, a prezzi più convenienti e sicuramente di qualità superiore all’ASE, che essendo PARTECIPATA pubblica, non ha stimolo e/o interesse a migliorarsi, tanto a fine anno, il bilancio viene sistemato dall’intervento pubblico.
Il Mercato Ittico, se si vuole farlo diventare un punto di riferimento,
bisogna coinvolgere, assolutamente i pescatori; del resto è materia loro.
Non è problema di maggioranza o opposizione, è solo argomento di competenza e come tale deve essere trattato; del resto in tutti questi anni, il disastro Mercato Ittico, è sotto gli occhi tutti.
CARO NUOVO amministratore LA Città NON è SOLO SPORCA… MA LA PERIFERIA è COMPLETAMENTE ABBANDONATA, SONO STATI ESEGUITI DEI PSEUDO LAVORI DI BONIFICA DEL VERDE PUBBLICO….MA L’ERBA E L’IMMONDIAZIA è RIMASTA LI DA SETTIMANE.
SE INTENDE FAR ESEGUIRE COSI I LAVORI PER IL VERDE PUBBLICO LASCI STARE è M E G L I O
finalmente qualcuno si è reso conto della reale realtà di manfredonia. la città è sporca, quindi l’ase che fa? visto che in questi giorni si è sparlato solamente di una buona azienda?