La Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che modifica la precedente Legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992, conferma l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato (cioè per ogni iscrizione all’Anagrafe Comunale): a partire dal 16 febbraio 2013 ciascun Comune sopra i 15.000 abitanti dovrà così provvedere ad individuare un’area sul proprio territorio comunale da destinare a nuova piccola forestazione urbana, con posa di piante autoctone. Dice il Presidente Nazionale Civilis Dirigente Superiore Generale Giuseppe Marasco “ La nuova normativa, che modifica la norma del 1992 limitando l’obbligo solo ai Comuni oltre i 15.000 abitanti ed estendendo invece l’obbligo anche nei confronti dei bambini adottati, introduce inoltre prescrizioni per la tutela degli alberi monumentali e ridefinisce la Giornata Nazionale dell’Albero celebrata il 21 novembre, con lo scopo di valorizzare la tutela del patrimonio arboreo e boschivo italiano, in più, nuova forestazione urbana come supporto all’attuazione del Patto dei Sindaci (“Covenant of Mayors”) sul territorio comunale, mediante stima della CO2 assorbita a livello forestale, nell’ambito della redazione del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile); nuova forestazione urbana come strada di compensazione delle emissioni di CO2 di Aziende locali e non locali, a cui poter chiedere un supporto finanziario per la realizzazione di tali attività forestali anche finalizzate alla compensazione delle loro emissioni di CO2.” Adesso mi chiedo la Città di Manfredonia cosa ha fatto dal 2013 e cosa sta facendo per rispettare la legge dello Stato e migliorare la forestazione cittadina …? Attendiamo una risposta e invitiamo a sollecitare tutti i Comuni e i Sindaci inadempienti quali Ufficiali del Governo.
Concordo sull’articolo. Ricordo anche di una ordinanza sindacale che obbiga la ditta appaltatrice di lavori pubblici allorché Interviene sulle varie strade comunali di ripristinare il piano stradale allo status quo. Ebbene guardate le strade e noterete come viene rispettata l’ordinanza……
Via della Croce: strada larga, a tratti larghissima con bancarelle abusive (e non) messe giù dai marciapiedi e, per l’appunto, marciapiedi strettissimi (oltre che sporchissimi e fetentissimi) dove due persone accanto non ci passano!
sono d’accordo sula revisione del piano verde di Manfredonia, perchè ci sono quartieri che presentano strade larghissime con marciapiedi strettissimi e senza alberi con grave rischio di insolazione per chi deve rientrare a casa a piedi nei mesi estivi. Sarebbe il caso di porre rimedio ad una architettura urbana fatta male in passato.
Svolta c’è una imprecisione nel tuo scritto e cioè, anche se a Manfredonia non nasce più nessuno, contano i bambini registrati allo stato civile e, pertanto, da qualche parte dovremmo avere un bosco.
Per il rispetto di tale legge dello stato…. il nostro comune non ha fatto una mazza. Dicevano che nel fossato del castello erano piantati dei pini per i bambini nati ma non era così in quanto in ogni albero e certamente non in quel contesto doveva essere applicata una targhetta indicante a quale bimbo era assegnato…. niente di tutto questo. Vero è che quegli alberi erano piantati per costituire un vivaio e prenderli alla bisogna.
Alcune considerazioni… bello sarebbe se si applicasse la legge però dico oggi a Manfredonia non ha valore in quanto non nascono più bambini a causa della questione ospedale e poi il Comune ha un diavolo per capello già per gestire quelli esistenti…. ed in un’ultima analisi lo stesso non ha alcuna considerazione per il rispetto del verde pubblico…. non solo per gli alberi che hanno una notevole importanza ai fini climatici…..
A mo di esempio, guardiamo cosa è stato realizzato nei nuovi comparti…. qualcuno del comune ha mai detto qualcosa del verde progettato e non realizzato…. e ciò stante all’evidenza dei luoghi non vale solo per il verde pubblico !!!!