L’incidente in un tratto a binario unico. Bambino estratto vivo da uno dei convogli. Il cordoglio del premier Renzi ai familiari delle vittime: “Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza”
Quattordici morti e oltre 30 feriti, molti dei quali incastrati nei convogli, in uno scontro frontale fra due treni di linea delle Ferrovie Nord Barese avvenuto in mattinata sul tratto a binario unico tra Andria e Corato. Ma il bilancio delle vittime, fanno sapere dalla Protezione civile, sembra purtroppo destinato ad aumentare: secondo il presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Giuseppe Corrado, sarebbero 20. Le prime carrozze dei due treni sono accartocciate. Tra i feriti soccorsi negli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie – 18 dei quali sono in gravi condizioni – c’è anche un bambino di pochi anni portato in ospedale a bordo di un elicottero.
L’emergenza sangue. Il violento impatto si è verificato nei pressi di una casa cantoniera in aperta campagna. Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco provenienti da Bari, Barletta e Corato, numerose ambulanze del 118, carabinieri, polizia municipale di Andria e gli agenti della polizia ferroviaria del Compartimento di Puglia e Basilicata. Il centro trasfusionale di Andria sta effettuando una raccolta straordinaria di sangue all’ospedale di Andria: servono donatori del gruppo 0 positivo.
Il premier Renzi: “Faremo chiarezza”. “Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza”, ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, che ha espresso il “cordoglio” per le vittime del disastro. Il premier arriverà stasera in Puglia. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, si è attivato e ha chiamato la società Rfi per chiedergli di mettersi a disposizione e dare tutto il supporto alle società coinvolte (che non sono del gruppo Fs) e alle indagini. Si sono mossi anche l’elisoccorso della Protezione civile e quello dei vigili del fuoco. I primi rilievi aerei effettuati dai vigili del fuoco danno l’idea della violenza dello scontro: al centro si vede quel che rimane dei vagoni più direttamente coinvolti, praticamente soltanto pezzi di lamiera sparsi ovunque. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti; l’altro soltanto l’ultimo, quello di coda. “E’ un disastro come se fosse caduto un aereo”, scrive sul proprio profilo Facebook il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli.
La testimonianza del poliziotto.“Una scena spaventosa, allucinante: questo è quello che ho visto”, racconta un agente di polizia, con la divisa impolverata, impegnato a scavare fra i detriti. “Ho visto persone morte, altre che chiedevano aiuto, persone che piangevano. La scena più brutta della mia vita”.
ansa