I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica, per concorso in rapina aggravata, BOUHGAZI Lhabib, marocchino classe 85, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale.
L’uomo è gravemente indiziato di essere il responsabile, unitamente ad altro complice in corso di identificazione, della rapina commessa al supermercato Convì di Foggia in Via Onorato nel giugno dell’anno scorso.
Nella mattinata del 13 giugno del 2015 due soggetti travisati da passamontagna di cui uno munito di coltello, facevano irruzione all’interno dei locali del supermercato e puntando l’arma al cassiere, si facevano consegnare l’incasso di circa 1000 euro, per poi fuggire a piedi lungo le vie limitrofe.
I Carabinieri immediatamente giunti sul posto raccoglievano le prime dichiarazioni dei dipendenti del supermercato che fornivano una descrizione fisica dei due soggetti e dei vestiti da loro indossati e si adoperavano immediatamente nelle ricerche dei due, acquisendo numerosi filmati dei sistemi di videosorveglianza ubicati nelle vie limitrofe all’esercizio commerciale.
In particolare i Carabinieri riuscivano a raccogliere parte degli indumenti indossati dai rapinatori nonché una busta utilizzata dagli stessi per raccogliere il denaro. I reperti venivano quindi analizzati dal RIS e l’attività permetteva di evidenziare nella busta di plastica le impronte digitali del cittadino marocchino.
La certa identificazione veniva ulteriormente suffragata dal successivo confronto compiuto delle immagini dei sistemi di videosorveglianza con quelle dell’arrestato. Infatti il soggetto che viene ripreso fuggire nelle vie limitrofe con in mano la busta di plastica successivamente rinvenuta, ha la stessa fisonomia, i tratti del viso di chiara origine nordafricana, nonché il taglio e il colore dei capelli del BOUGHAZI.
Le risultanze investigative permettevano, quindi, all’Autorità Giudiziaria di emettere l’odierno provvedimento restrittivo. Le ricerche del BOUGHAZI sono durate qualche giorno, poiché rese difficili dallo stato di clandestinità dell’uomo, che una volta rintracciato è stato associato alla casa circondariale di Foggia.