Il presidente del Consiglio comunale, Antonio Prencipe, ha proposto modifiche che renderebbero maggiormente fruibile l’istituto del referendum.
E’ stata depositata ieri, martedì 21 giugno 2016, la proposta di variazione parziale dello Statuto comunale avanzata dal presidente del Consiglio, Antonio Prencipe. La ragione di tale revisione, che può essere avanzata da ciascun consigliere comunale, dalla Giunta e dalle libere forme associative, risiede nella volontà di rendere maggiormente fruibile l’utilizzo del referendum.
Nel dettaglio, è stato proposta la modifica dell’articolo 37, comma 1, dello Statuto comunale, che diverrebbe: “Il referendum mira a verificare la volontà generale sui problemi riguardanti interessi fondamentali della comunità. Il referendum ha carattere consultivo o abrogativo”.
Antonio Prencipe ha, inoltre, chiesto l’abrogazione dell’articolo 38, comma 5, che tratta le modalità di svolgimento del referendum. E’ scritto che “I referendum non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto”, mentre il proponente entra più nello specifico, indicandone la sostituzione con il seguente: “I referendum non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni elettorali comunali ed eventuali, qualora ammissibili, elezioni provinciali e circoscrizionali”.
Da ultimo, anche il comma 7 dell’articolo 38 dello Statuto comunale verrebbe abrogato e sostituito. Quello attuale dice che “Il referendum abrogativo è valido se vi partecipa almeno la maggioranza dei cittadini aventi diritto al voto. E’ approvata la proposta che ottiene la maggioranza dei consensi validamente espressi”. A ciò andrebbe aggiunto che “Nessun quorum di partecipazione è previsto per la validità del referendum consultivo”.
La proposta del consigliere comunale, nonché presidente dell’assise consiliare, Antonio Prencipe, è stata depositata presso la segreteria generale, affinché siano poste in essere tutte le attività conseguenziali e verrà discussa, in sede di Consiglio comunale, alla prima occasione utile.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia
Buonasera/buongiorno.
Possibile che l’ attuale giunta e consiglio non abbiano le competenze opportune per deliberare obbiettivamente?Che senso ha avere un’ amministrazione se il cittadino è chiamato in prima persona, senza stipendio, senza competenza tecnica, a decidere
su fattispecie che “gl’addetti al settore” “non sanno gestire”…
Si andrà verso “l’eliminazione degli stipendi e quindi l’eliminazione delle tasse”? Come fà un uomo che a stento può essere
informato su ciò che gli riguarda, a decidere su fattispecie a lui tecnicamente estranee (in particolare per le loro conseguenze)?
In emergenza lo si può capire…ma poi si andrebbe verso una Repubblica referendaria…
Che sia fatta la Sua volontà…”il povero mantiene la giustizia…e vivrà di diritto…”…
ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio e in Dio…
Domenico Pio La Forgia.
P.S.
a ciascuno il suo mestiere…con esperienza competenza e verità possibile…