Lunedì 22 Luglio 2024

Coppa Nevigata: tra ricerca e valorizzazione

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La Puglia è la regione italiana più ricca di testimonianze preistoriche. Dal Gargano al Salento, il territorio pugliese sin dalla preistoria ha rappresentato una vera entità regionale. Il sito di Coppa Nevigata, a sud-ovest di Manfredonia, sorge all’estremità delle pendici del Gargano. L’area, frequentata sin dal Neolitico, nel corso dell’età del Bronzo divenne un insediamento di notevoli dimensioni provvisto di mura difensive in pietrame a secco. Si tratta di un sito posto nelle immediate vicinanze delle acque adriatiche, una zona nella quale i contatti con le organizzate civiltà dell’Egeo, portarono ad intense ed attestate attività di estrazione della porpora, grazie ai nostri “caperroni” (murici). Proprio a Coppa Nevigata sarebbero presenti le prime attestazioni di produzione di olio, che ci rimandano all’inizio della coltivazione di ulivi, attestata a Coppa Nevigata già durante il XVIII secolo A.C. Gli scavi, condotti periodicamente dall’ Università La Sapienza di Roma sotto la direzione di Alberto Cazzella, hanno permesso di rinvenire anche alcuni esemplari di tazze decorate con la tecnica ad intaglio, tipica del periodo detto “appenninico”. Anche il primo “asino occidentale” sembrerebbe essere passato da Coppa Nevigata. Proprio in questo sito a settembre riprenderanno le attività di scavo. E’ stato approvato, infatti, il progetto preliminare che consentirà ad un gruppo di ricercatori, diretti dall’archeologa Giulia Recchia, docente di Paletnologia presso l’Università di Foggia, di portare avanti l’attività di ricerca e valorizzazione di questo importantissimo sito.

Giovanni Gatta

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