Domenica 22 Dicembre 2024

Posa della prima pietra Chiesa di “San Pio da Pietralcina” a Manfredonia (FOTO&VIDEO)

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A distanza di dieci anni dal progetto della “nuova” chiesa parrocchiale di “San Pio da Pietralcina”, il 4 giugno’16 è stata posta la prima “pietra” nell’area in cui sarà edificata la Casa del Signore nella zona dei Comparti in V.le Luigi Pirandello. La cerimonia di inaugurazione si è svolta in un’atmosfera sobria accompagnata da una grande e sentita partecipazione della cittadinanza che rappresenta una “nuova” Manfredonia fatta di tanti giovani, famiglie e numerosi bambini. Proprio loro sono stati i protagonisti dell’evento infatti due ragazzini hanno posto nell’apposito “scrigno” due pietre riportanti una loro dedica di augurio alla nascente chiesa. La prima “pietra”, benedetta il 6 febbraio 2016 da Papa Francesco in occasione della presentazione delle spoglie di San Pio a Roma, durante il Giubileo della misericordia, chiude lo scrigno contenente: un crocifisso, il vangelo donato dai fedeli, la reliquia autentica di un pezzetto di panno con cui San Pio puliva la piaga del costato (vedi foto) e l’antica coroncina del rosario in ricordo, nella giornata del 4 giugno, del cuore immacolato della Beata Vergine Maria (secondo la devozione mariana istituita da Pio XII) che custodisce i misteri e le parole del Cristo (Lc 2,19). La celebrazione del rito è cominciata nella sede provvisoria della Parrocchia, in Via Matteo Ricci, 18 -CA9 e presenziata da S.E. Mons. Castoro coadiuvato dal parroco Don Alessandro Rocchetti. Le parole di apertura dell’arcivescovo sono state quelle di un Padre amorevole che accompagna i “figli” verso un nuovo percorso. “Ci si allontana dalla periferia per entrare nel cuore della “casa” fraterna che è di tutti i fedeli e delle famiglie che contribuiranno alla crescita della comunità”. Poi è seguita la processione verso l’area della nuova chiesa. Il percorso è stato molto emozionante, in tanti hanno seguito il lungo cammino, cantando e lodando il Signore. Tra i laici e i sacerdoti erano presenti le suore della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e quelle della Casa della Carità dell’Istituto San Francesco da Paola di Manfredonia. Non poteva mancare il corteo dei bambini che ha colorito a festa la cerimonia. Giunti all’area preposta alla posa della prima “pietra”, i fedeli hanno benevolmente accolto i padri celebranti: Mons. Castoro che ha ripreso il passo della prima lettera di San Pietro apostolo (1 Pt 2, 4-10) “Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso”. La “pietra preziosa” è la Parola del Signore che rende liberi. Continua Mons. Castoro “….. quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale. La “nuova” chiesa sarà edificata con le pietre vive di quanti vorranno, insieme al loro pastore, don Alessandro, rinvigorirla con l’amore e la fratellanza”. Erano presenti come istituzioni pubbliche: Salvatore Zingariello, vice sindaco del Comune di Manfredonia e Giandiego Gatta, vice presidente del Consiglio della Regione Puglia. Zingariello si è associato ai ringraziamenti e ha elogiato la tenacia della curia di Manfredonia che dal 2006 ha mantenuto viva la speranza di realizzare, grazie ai contributi dell’8 per mille per la Chiesa Cattolica, la nuova chiesa di “San Pio da Pietralcina”. Continua il vice sindaco “nonostante i problemi connessi ai lavori di urbanizzazione delle zone dei Comparti, il Comune continuerà a sostenerli così come sta facendo per l’edificazione della nuova chiesa”. Il parroco Don Alessandro termina la cerimonia con i ringraziamenti alle istituzioni comunali ed ecclesiastiche e a quanti si sono adoperati per portare a compimento il progetto. Infine cita i pensieri del vescovo salentino don Tonino bello il “manovale dei poveri” che diceva “Non giudicare allarga piuttosto l’anima tua alla comprensione dei problemi altrui e condividi, comunica con la gente che vive in periferia”. Don Alessandro, il parroco di “periferia”, continuerà imperterrito il suo cammino verso la realizzazione della Casa spirituale aperta all’accoglienza degli ultimi e dei sofferenti che il Signore non dimentica perché rappresentano la pietra “viva” di una Comunità.

Grazia Amoruso

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Foto Grazia Amoruso

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Commenti

  • Sicuramente quest’opera, chiesa tra le chiese, sarà ultimata…. Speriamo che nel frattempo vengano ultimate anche le famose ed incompiute opere di urbanizzazione che vede impegnato il nostro comune…. che in quanto ad opere da ultimare ne ha parecchie, ancora, da fare e/o far fare….
    Grande e meravigliose sono quelle opere che si completano…. per la gioia dei più.

    volontario 05/06/2016 11:23 Rispondi

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