Dopo 70 anni esatti dall’adozione del suffragio universale in Italia – davvero pochi, se ci si riflette – sono ancora poche le donne con ruoli di primo piano nelle Istituzioni.
La nostra è di fatto una giovane Repubblica, che presenta una grave lacuna in tema di rappresentanza di genere. Quanto alle amministrazioni comunali, solo il 14% dei sindaci è donna (ma nessuna grande città è guidata da una sindaca), solo il 33% delle cariche assessorili è ricoperto da donne (nonostante la riforma Delrio del 2014), solo il 28,3% delle assemblee elettive è dato da consigliere.
Con la legge 215/2012 ed i suoi principali interventi riguardo doppia preferenza di genere e percentuali da rispettare nelle liste elettorali, c’è stato un cospicuo aumento delle donne elette nei Consigli comunali (+ 38%), malgrado l’utilizzo distorto che pure di questi due strumenti si è fatto in alcuni casi.
Da San Giovanni Rotondo (che attualmente lamenta la totale assenza di donne in Consiglio), la Conferenza provinciale delle Democratiche ha rinnovato il suo appello al voto in favore delle donne ed all’esercizio della doppia preferenza come scelta di libertà.
Durante l’incontro tenutosi ieri presso il comitato elettorale del candidato sindaco Leonardo Maruzzi, le consigliere comunali Pd Maria Grazia Campo (Manfredonia), Maria Dibisceglia e Teresa Cicolella (Cerignola), l’assessora al Welfare del Comune di Cagnano Varano Mariella Scanzano, le portavoci di Conferenza cittadina Michela Quitadamo (Manfredonia) e Mariella Romano (San Severo) hanno quindi sostenuto le candidate del Pd impegnate nella competizione elettorale, ribadendo la necessità di uno sguardo di genere nell’amministrazione delle città.
Nota stampa