Dichiarazione di Paolo Campo, vice presidente Commissione Affari istituzionale del Consiglio regionale
Il Piano per il Sud è una grande opportunità per la Puglia; a patto che ci si occupi e preoccupi di far avanzare opere che abbiano strategicità per la Capitana e la Puglia e non di far svettare il campanile.
E’ fuori di dubbio che la versione attuale sia stata condizionata dalla significativa riduzione delle risorse pubbliche disponibili e dalla contrazione dei tempi della decisione. Tanto è vero che non tutti gli assessori erano presenti alla seduta di Giunta che ha deliberato il Patto per la Puglia.
Ciò non pregiudica alcuna scelta fatta in passato a livello territoriale con il grande lavoro di concertazione e programmazione da cui è scaturita la pianificazione strategica Capitanata 2020, in larga parte colto nel documento approvato.
L’ipotesi di Piano può e deve essere migliorata. Ne sono convinto ed ho espresso questa opinione nel gruppo del Partito Democratico e nel confronto interno alla maggioranza, riscontrando la sincera condivisione anche del presidente della Regione.
Sono fermamente convinto che esistano tutte e per intero le condizioni per ottenere la valorizzazione del moviento turistico e il riassetto urbanistico connessi al progetto del Treno-Tram e della piattaforma intermodale di Incoronata. Certo non perché rappresentano i desiderata del territorio; ma perché sono progetti e proiezioni lungamente meditate e di grande impatto per l’intera Puglia, riconoscendo alla Capitanata il ruolo strategico di cerniera di rotte e corridoi europei.
Ci sono tutte le condizioni affinchè il tema possa essere rapidamente ripreso e assolto; evitando le polemiche e impegnandoci tutti nel lavoro di approfondimento di questioni che, per ragioni contingenti, non è stato svolto fino in fondo.
Allo stesso modo, sono convinto che le scelte fondamentali sull’assetto infrastrutturale della Capitanata non possano essere rimesse alla ricerca di ulteriori fondi o all’elaborazione di strumenti di cui non c’è contezza, nè tantomeno possono essere affidati alla generosità e alla creatività di soggetti territoriali privati. A me non pare che il sistema imprenditoriale locale e regionale sia in grado di sostenere fino in fondo lo sforzo finanziario necessario, altrimenti non staremmo qui a parlare della necessità di fondi pubblici per lo sviluppo della Capitanata e della Puglia.
Ma pensa a parlare al telefono in piazza che è l’unica cosa che ti riesce!!!
L’avete votato e tenetevelo tanto Lui come altri non conta niente a Bari avevamo in lista alle regionali gente di Manfredonia con i c., Ospedale verso chiusura, Treno tram ti attacchi al t., porto industriale verso chiusura, contratto d’area fallito, agricoltura morta, pesca diminuzione della barche del 50%, votateli tanto è il governo che ci meritiamo c’era un volta Manfredonia.
L’avete voluto e tenetevelo.
CHI E’ COSTUI……BOH.
I nostri politici sono tutti uguali, senza capo ne coda, ogniuno di loro, una volta raggiunta la poltrona, fa e disfa secondo il proprio interesse, per questo al sud siamo talmente in dietro, talmente fuori da ogni prospettiva di futuro, nonostante i milioni di euro avuti dal governo e dall’europa, per cui dovremmo cacciare tutti questi politicanti dalla nostra terra ed esiliarli a vita, sicuramente la puglia poteva essere la regione più industriosa e moderna del sud. Chiedo come mai non viene creata una cabina di regia fatta da gente seria come Cantone, al quale affidare i fondi destinati poi a cantierizzare le grandi e piccole opere pubbliche che sono a progetto. Bisogna smettere di governare alla carlona pur di scroccare soldi pubblici.
Ma che ha detto?Possibile che una città di 60 mila abitanti abbia solo 4 corse di un treno e 6 mila autobus sovvenzionati dalla regione?
che gli assessori non tutti erano presenti è più che normale.
per la questione del treno-tram, attualmente quando vedo quella struttura a siponto mi richiedo sempre quale sia l’utilitàe a cosa possa servire, e sopratutto tutti quei soldi spesi potevano servire per altre opere cittadine
è dopo 1 anno che scaldava la poltrona alla regione con solo 2 proposte di legge presentate è tornato a farsi vivo. E le stelle stanno a guardare
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Paolo Campo
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