“Cantine Aperte è uno strumento non solo utile ma essenziale per avvicinare le persone al mondo dell’agricoltura. Oggi abbiamo l’assoluta necessità di comunicare cos’è l’agricoltura e come si arriva ai prodotti che troviamo sulle nostre tavole, in primis al vino”. Il direttore regionale CIA-Agricoltori Italiani della Puglia Danilo Lolatte commenta così il successo della 24esima edizione di Cantine Aperte, l’open day organizzato dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia che ha fatto totalizzare oltre 45mila presenze nelle 54 aziende aderenti in tutta la regione. “Cantine Aperte – ha continuato Lolatte – è un’importante iniziativa che dovrà continuare ad essere obbligatoriamente sviluppata affinché l’agricoltura ritorni ad essere più vicina alla gente e alla realtà di tutti i giorni”.
I visitatori non sono solo wine lovers, ma anche amanti della natura e dell’ambiente, e rappresentano un importante segmento nell’offerta di turismo espressamente legata alla vocazione del territorio. Gli enoturisti arrivati da tutta Italia hanno ascoltato storie di imprenditori di successo, che spesso non venivano dalla terra ma hanno scelto di tornarci, e hanno visto con i loro occhi quello che c’è dietro una bottiglia di vino. La Puglia è stata in grado, anche in questa occasione, di innovare, proponendo ai turisti formule nuove e percorsi esperienziali particolarmente apprezzati.
Il direttore regionale CIA Puglia Danilo Lolatte e la presidente regionale Donne in Campo-CIA Rosaria Ponziano, hanno partecipato al percorso di wine trekking “In ogni senso Biodinamica-Mente” nell’azienda agricola biologica della vignaiola di Apricena Valentina Passalacqua, sul Gargano, dove l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia ha concluso il suo tour tra le cantine di Capitanata.
“Attraverso il racconto della terra per mezzo di un’esperienza innovativa si riescono a sviluppare processi di sostenibilità. L’iniziativa Biodinamica-Mente così come immaginata da Valentina Passalacqua è un format da approfondire e replicare nell’ottica della diversificazione in agricoltura e della conservazione e valorizzazione della biodiversità. Ed è nel Dna della nostra organizzazione – conclude Lolatte – accompagnare e favorire questi processi”.
Nei vigneti, in occasione di Cantine Aperte, hanno sventolato le bandiere di Donne in Campo Puglia, che insieme a CIA Puglia ha sostenuto l’iniziativa: “L’impronta delle donne, delle imprenditrici agricole è inequivocabile – spiega Rosaria Ponziano – Abbiamo trovato un territorio dove è prevalsa l’industrializzazione, la globalizzazione e ci siamo ribellate, con orgoglio. E oggi assistiamo alla rivalsa dell’imprenditoria femminile, che si batte da sempre, perché è nella sua natura, per il rispetto dell’ambiente e del territorio”.