E’ la questione, per molti versi emblematica, che gli alunni delle classi terze A-B-G e H dell’Istituto Comprensivo “Perotto-Orsini” di Manfredonia hanno posto a se stessi e a chi, deputato a farlo, dovrebbe garantire la legalità, la difesa del territorio e la salute della collettività, partendo dalla propria città. Un concetto di notevole spessore culturale e sociale che gli adolescenti di scuola media, nella loro capacità critica di cittadini del mondo, hanno voluto trasmettere agli adulti attraverso la realizzazione di un progetto intitolato, appunto, “Dalla mia città al mondo”. Nella fattispecie gli alunni coinvolti, anche se in modo diverso, hanno affrontato e sviluppato un tema di scottante attualità, l’inquinamento, in particolare quello subito dalla nostra città e dall’intero territorio garganico, violato dalla presenza dell’industria chimica, il IV Centro petrolchimico (Anic, Scd, Enichem) che, dagli inizi degli anni settanta, per oltre un ventennio di attività, ha provocato un disastro di notevoli proporzioni, danni incalcolabili all’ambiente e distrutto tante vite umane che ancora oggi, a distanza di quarant’anni continua a mietere. Un meticoloso lavoro di ricerca che gli alunni, sotto l’amorevole e professionale guida delle insegnanti: Pasquina La Torre, Giuseppina Prencipe Angela Totaro e Francesca De Fabritiis, hanno saputo rappresentare attraverso la realizzazione di cartelloni con slogan, foto, rassegna stampa e altro materiale, riportando alla mente alcuni tragici avvenimenti, in particolare lo scoppio della colonna di lavaggio dell’arsenico, l’incendio del capannone contenente diverse tonnellate di caprolattame e tanti altri incidenti che si sono verificati nel tempo, provocando l’inquinamento dell’aria, del suolo e del mare. Con questa ricerca gli alunni della “Perotto – Orsini”, hanno voluto ripercorrere le tante tragiche tappe di una lenta e continua agonia di un territorio devastato dalla bramosia dell’uomo per il vil denaro, fino ad arrivare ai tempi nostri. Un lavoro minuzioso che le insegnanti, curatrici del progetto, hanno voluto rappresentare alla città, attraverso un incontro tenutosi questa mattina in una delle sale dell’Istituto, alla presenza della stampa. Ospite d’eccezione, la prof.ssa Rosa Porcu, responsabile del “Coordinamento cittadino per la salute” che ha parlato del recente incontro con la Commissione scientifica incaricata di realizzare il progetto “Indagine conoscitiva sullo stato di salute della popolazione nella città di Manfredonia”, tenutosi il 19 maggio scorso presso l’aula consiliare di palazzo S. Domenico. La prof.ssa Porcu nel suo incisivo, quanto enfatico intervento, ha sottolineato che sin dal 1989, il legislatore ha definito l’intera area del Comune di Manfredonia ad elevato rischio di crisi ambientale, includendola tra i siti di bonifica di interesse nazionale. Non ha mancato di evidenziare la massiccia e determinante lotta che le donne di Manfredonia hanno profuso durante i tanti momenti di crisi, dopo lo scoppio della colonna e il paventato attracco nel porto isola della nave dei veleni “Deep Sea Carrier”. Lotta che dovrebbe continuare, in quanto, oltre alle indagini per accertare le morti per cancro causate dall’inquinamento, è di vitale importanza intervenire tempestivamente al fine di rimuovere le cause che le hanno prodotte, con una massiccia, quanto efficace e approfondita azione di disinquinamento dell’intero territorio, per il quale fino ad oggi si è fatto poco, quanto niente. Interessanti gli interventi degli alunni della 3 B, Alessandro Zino e Davide Di Trani. Sarebbe auspicabile, quindi, che questa iniziativa si sviluppasse in tutte le scuole della città, quale memoria storica, per tramandarla alle nuove generazioni, quale monito, perché si comprendano i guasti determinati da scelte sbagliate, per uno sviluppo sostenibile per il miglioramento ambientale, economico, sociale e istituzionale, sia a livello locale che globale.
Matteo di Sabato
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