Si parla tanto di mare da…amare. Ma la cattiveria degli uomini non ha limiti. Anzi, sono proprio coloro che dal mare traggono i maggiori benefici i primi ad odiarlo, inquinandolo con ogni sorta di rifiuti. Il mare, però, si vendica, li restituisce al mittente, che non si degna nemmeno di raccoglierli, basta osservare le foto. Dovremmo solo vergognarci a non rispettare l’amico mare che tanto ci dona senza mai nulla pretendere.
Matteo di Sabato
E poi ci procuppiamo del danno che potrebbe fare l’energas ai pescatori, quando sono i primi a distruggerlo con la pesca sottocosta, ormai hanno portato via anche le pietre, sversano in mare di tutto…..
Gemmy la tua considerazione è più che sbagliata, parlare pesca di frodo o pesca sostenibile non è la stessa cosa che parlare di energas, energas è una distruzione ambientale completa, per questo ti invito ad informarti meglio su tale insediamento.
Nei miei interventi ho sempre fatto considerazioni per la negligenza dei pescatori manfredoniani che invece di proteggere il mare, fonte della loro sopravvivenza ,lo danneggiano piu’ degli altr. Per esempio che cosa se ne e’ fatto della pesca delle seppie come i lor nonni gli insegnato? Si renfono conto che pescare le seppie in modo sconsiderato fuori da ogni regola specialmrnte in primavera quando le seppie vengono dal largo piu’ sotto rova a deporre le uova? E’ logico che pescarle in questo modo da tante barche e barchette di ogni genere per poi venderle ad ogni angolo di strada in mezzo al traffico da chi non e’ neanche lontanamente un pescatore. Logico e’ non poterne pescare alla fine dell’estate se non si da iltempo agli avannotti di crescere.
Sono d’accordo con volontario, cosa simile si dovrebbe fare per gli olii esausti di tutti i tipi acquistati dovrebbero essere registrati in un apposito registro di vendita, tanto ne compri tanto devi conferire nelle isole ecologiche, ma questo vale anche per le utenze domestiche, gli olii usatiper i fritti dovrebbero essere conferiti nelle opposite isole di conferimento biologico, va ricordata che ogni litro di olio inquina mille litri di acqua.
Loro, i pescatori e comerecianti, fanno così e chi di dovere gli obblighi a tenere la contabilità a mezzo di un registro di carico e scarico del cassette in polistirolo espresso a peso.
Acquisti 100 Kg di polistirolo ne dismetti in discarica certificandone il peso di 10 kg, ne devi tenere 90 kg. Controllo a campione, non si hanno 90 Kg multa per danno ambientale e fermo pesca per una settimana….
Per i commercianti e più semplice e controllabile il fenomeno, atteso che acquistano a peso il pesce in cassette. Acquisti 10 cassette di pesce si devono ritornare al consorzio mercato ittico i telai in precedenza acquistati, se non lo si fa si è esclusi dall’acquisto.
Si vuole ricordare a lori signori che tale insensato gesto ha creato nell’Oceano Pacifico un isola di plastica… leggasi: “www.lastampa.it/2014/12/20/scienza/ambiente/il…/isole-di-plastica-il…/pagina.html”