Giovedì 21 Novembre 2024

Garanzia Giovani e Reddito di Dignità: confronto sulle misure per le emergenze sociali

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Si è svolto martedì 17 maggio l’incontro organizzato dalle associazioni AVI, Lavoro&Welfare Capitanata e Dauniatur, al Centro Giovanile di Via Orto Sdanga 8/G, per confrontarsi e informare la cittadinanza sulle misure che sono state o saranno intraprese per fronteggiare le maggiori emergenze sociali dei nostri tempi, con particolare riferimento a Garanzia Giovani, misura sperimentale europea per l’occupazione dei giovani da 15 a 29 anni, e al Reddito di Dignità, provvedimento della Regione Puglia finalizzato ad aiutare i cittadini più in difficoltà.

Durante l’incontro, inserito nella fase conclusiva del Corso di Formazione al Volontariato Sociale organizzato dalla Associazione AVI coordinato dal sociologo Silvio Cavicchia, sono stati dati i risultati attesi ed effettivi di tali interventi nel nostro territorio, ne sono stati rilevati i lati positivi e i limiti, sono state raccontate esperienze e sono emerse proposte, evidenziando in ogni caso che, per avere successo e seguito, le diverse opportunità per i giovani devono essere accompagnate sia dalla presenza di opportunità lavorative e produttive sul territorio, oggi perlopiù deficitarie, che dalla volontà degli stessi giovani di cercare di risolvere i propri problemi rimboccandosi le maniche.

Salvatore Castrignano, Coordinatore provinciale dell’Associazione Lavoro&Welfare, ha rendicontato i risultati parziali di Garanzia Giovani nel territorio: in Capitanata sono 9.000 gli iscritti alla misura europea regolarmente profilati. Di essi un migliaio sono i giovani manfredoniani e di questi, finora, 400 sono stati chiamati per svolgere una attività: 350 un tirocinio semestrale in aziende, una trentina stanno facendo un percorso di servizio civile della durata di un anno ed una ventina sono stati gli assunti a tempo indeterminato con fruizione delle agevolazioni contributive nazionali e del bonus previsto per gli iscritti a Garanzia Giovani. Alcuni iscritti sono impegnati in percorsi formativi, altri stanno valutando iniziative di auto-imprenditorialità, come quelle agevolate dal progetto “Selfiemployment” gestito dalla Camera di Commercio. Pur con tutti i notevoli limiti della misura e il ridotto tessuto produttivo del nostro territorio che non consente di assorbire adeguatamente i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro, si tratta di una opportunità che rappresenta uno stimolo per tanti giovani a proporsi ed attivarsi per intraprendere una propria strada superando la sfiducia e la rassegnazione.

Michele Di Rosario, Presidente AVI Manfredonia, ha offerto la sua esperienza illustrando come la sua Associazione ha accompagnato diversi giovani nell’iscrizione a Garanzia Giovani e nella partecipazione a percorsi quali il servizio civile, dimostrando il ruolo che le associazioni possono avere nella società per quanto riguarda l’informazione e l’aiuto che si può dare a chi ne ha bisogno e non ne è a conoscenza.

Giuseppe Frattarolo, Presidente dell’Associazione Dauniatur, ha affermato che proprio quella della Dauniatur a Manfredonia rappresenta un esempio di come dei giovani possono intraprendere un cammino imprenditoriale a partire da sé stessi e dalle necessità e dalle potenzialità del territorio, cammino del quale ha raccontato i passi e le motivazioni.

Numerosi e ricchi di spunti critici e propositivi gli interventi sull’argomento da parte dei partecipanti all’incontro, tra essi quelli di Antonello Scarlatella, delle giovani Maria Fiandanese e Sandra Nevola, di Mario Lombardi, Raffaele Vairo, Pino delle Noci, Donato Arciuolo, Michele Tomaiuolo.

Infine Castrignano ha sinteticamente illustrato i contenuti della recente legge regionale (la n. 3 del 14 marzo 2016) che ha introdotto in Puglia il Reddito di Dignità-RED: essa stabilisce la possibilità di ottenere una indennità fino a massimo 600 euro mensili per 12 mesi, eventualmente rinnovabile dopo una sospensione di almeno 6 mesi, per cittadini che possano far valere un ISEE non superiore a 3.000 euro, residenti in Puglia da almeno 12 mesi. La misura è finanziata con 70 milioni di euro annui, per 5 anni e potranno fruirne 20.000 cittadini pugliesi (dunque, presumibilmente, per una città come Manfredonia i beneficiari potranno essere circa 200). Ai beneficiari e alle rispettive famiglie sarà proposto dall’ambito sociale territoriale un patto di azioni per l’inclusione sociale attiva che comporterà anche l’impegno in tirocini. Le domande saranno effettuate su piattaforma telematica anche attraverso CAF e Patronati, a partire dalla pubblicazione del bando che è prevista entro il prossimo giugno.  Anche questa è un intervento dai tanti limiti, diverso e lontano dal reddito di cittadinanza adottato dalla gran parte dei Paesi europei ma non ancora dall’Italia. Tuttavia è necessario e giusto che l’informazione arrivi a tutti i cittadini.

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