Lunedì 4 Novembre 2024

Il Cane, l'uomo, la città (di P. Delle Noci)

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Il rapporto tra l’uomo e il cane ha origini antichissime. Il cane è l’animale domestico tra i più diffusi  al  mondo,  è adottato  da  tutte  le  classi  sociali  e,  per  le  sue  doti  e  capacità,  spesso diventa complementare all’uomo; lo coadiuva e, in molti casi, lo sostituisce. Infatti il cane è accompagnatore,  investigatore,  ricercatore,  cacciatore,  corridore,  messaggero,  vettore, pastore, protettore, difensore, salvagente, custode, sentinella e perfino terapeuta. Obbedisce al suo padrone e, in cambio di qualche carezza, lo aiuta, lo protegge, lo accudisce e lo difende anche a costo della propria incolumità. L’uomo lo adotta, lo alleva, lo educa, lo addomestica, lo istruisce, lo ammaestra, lo addestra, lo  ammonisce  e  lo  ammansisce  fino  ad  assumere  il  pieno  controllo  per  avvalersi  delle  sue virtù e peculiarità. Purtroppo  in  alcune  regioni  della  Cina  il  cane   viene   straziato  e  macellato  per  alimentare quell’uomo che si serve delle sue virtù. Non mancano casi in cui il cane viene considerato un oggetto da regalo che viene abbandonato quando diventa ingombrante; una delle cause del randagismo. Non è raro che il cane venga adottato da soggetti  incapaci di badare a se stessi e che avrebbero bisogno di essere corretti, educati, istruiti e ammoniti. Soggetti  che usano il cane anche per fini ignobili. Lo brutalizzano con violenze e sevizie varie, lo inferociscono e lo addestrano all’aggressione e/o al combattimento per soddisfare la sete di denaro o per lenire recondite personali frustrazioni. E’  eretico  affermare  che  i  comporrtamenti  e  le  reazioni  del  cane  dipendono  dalla  condotta dell’adottante? Il  cane  necessita,  come  tutti  gli  esseri  viventi,  di  soddisfare  alcuni  bisogni.  Ha  bisogno  di nutrirsi,  di  essere  lavato,  curato  e  di  avere  momenti  di  svago.  Momenti  facili  da  notare quando  s’incontrano  gli  adottanti  che  portano  a  passeggio  il  proprio  cane  impugnando  un guinzaglio  vuoto  o  legato  all’animale.  Il  guinzaglio  dovrebbe  servire  a  scongiurare  possibili aggressioni  a  persone  oltre  che  a  proteggere  il  cane  dall’essere  aggredito.  E’  proprio  per questo  che  i  cani  dovrebbero  calzare  una  museruola;  specialmente  quelli  che,  per  mole  e potenza, sono difficili  da gestire. Il cane ha bisogno di libertà, di correre, saltare,  giocare; abbisogna  anche  di  soddisfare  due  esigenze  fisiologiche:  mingere  ed  evacuare.  Dal comportamento del cane si può dedurre il grado di educazione, di senso civico e di rispetto del bene comune ascrivibile all’adottante. La  nostra  ridente  cittadina,  coperta  di  catrame  e  cemento,  oltre  ad  essere  avara  di  verde pubblico, è maculata, dappertutto, di escrementi di cane. Strade, viali, marciapiedi, giardini, spiagge e perfino parchi giochi per bambini, si trasformano quotidianamente in WC  (Water Closet) per i cani; pardon in WO (Water Outdoor) visto che i  bisogni li fanno all’aperto. Vedere un adottante impugnare gli attrezzi e rimuovere il tortino, sformato o timballo che sia, è  pura  utopia. Un  eccezionale  biglietto  da  visita  per  una  città  che  ambirebbe  a rigenerare la vocazione turistica.

Cosa fare? Tra le funzioni delle strutture pubbliche non sono previste attività educative per gli aspiranti adottatori/trici  di  cane.  Considerata  l’impossibilità  di  intervenire  sulla  causa  che  produce l’arcano, si è optato di intervenire sull’effetto. Il rimedio adottato dall’ASE è stato l’acquisto del  vorax;  un  mezzo  che  aspira  gli  escrementi  di  cane.  L’idea  però  non  ha  eliminato  lo sconcio che deturpa il decoro urbano. Infatti, anche all’osservatore più distratto, non sfugge il fatto  che,  poco  istanti  dopo  il  passaggio  del  vorax, ripassano  i  cani  che  riproducono  lo sconcio. Quindi questa soluzione risulta inefficace e sconveniente per i cittadini, visto che il costo del mezzo e del personale addetto viene spalmato sull’intera comunità. Ci sono soluzioni all’arcano?

In alcune realtà cittadine, dove vige un naturale senso civico e il rispetto del bene comune, sono state destinate, nei vari quartieri, delle zolle di terreno dove si portano i cani a fare i bisogni. Quel terreno, che  viene continuamente rimescolato e trattato, non è mai adiacente a ville e parchi giochi per bambini. Sfortunatamente questa soluzione non è possibile nella nostra  ridente  cittadina,  visto  che  il  territorio  è  stato  totalmente  aggredito  da  catrame  e cemento. L’unica soluzione possibile potrebbe essere quella di multare pesantemente i padroni dei cani che  vengono  beccati  sul  fatto.  Purtroppo  anche  questa  soluzione  sembra  inattuabile,  nella nostra  comunità,  per  colpa  dei  soliti  noti  che  la  fanno  sempre  franca:  i  delinquenti,  i prepotenti, i compari, i nullatenenti e  nulla paganti. Sembra che il detto, “ogni popolo ha il governo che si merita”, goda della proprietà riflessiva per cui: ogni governo ha il popolo che si merita. In una comunità avida di comune senso civico, potrebbe funzionare il motto:  colpire uno per educare  100?  La  speranza  è  che  le provocazioni  possano  originare  riflessioni  per  possibili iniziative realistiche e fattibili, nel rispetto del bene comune e per la salvaguardia della salute pubblica.

Pino Delle Noci

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Commenti

  • Buongiorno…
    Una “manovra” da fare è sicuramente il “sequestro” di quegl’ animali
    utilizzati “come armi” o non governabili da parte del “proprietario”…ricordiamo che “la fattispecie è citata dal codice penale, se non erro…”e fino a quando si può parlare di buona fede? Caro genitore, ma che fai? A tuo figlio, se per problematiche psicologiche o altro, donagli un cucciolo o, a prescindere dalle normative, per senso civico o quieto vivere, o educazione, oltre al guinzaglio, mettigli la museruola, perchè sarebbero tanti i reati da citare, in particolar modo sulle problematiche psicologiche-sociali che create al prossimo, e i risarcimenti danni sarebbero “abbastanza”…perchè ricorda, che in difetto stà chi invade la libertà del prossimo non chi “pensa di rispettare le normative” senza averne l’interpretazione autentica,
    legittima e morale…caro paese, chi si fà i fatti suoi campa cent’anni…guarda la tua trave…
    Quanti scandali, e sicuramente vengono da lontano ma si camuffano come locali…
    Che sia fatta la volontà di Dio…
    Un cittadino deve camminare libero per la strada senza essere minacciato o costretto a cambiare direzione…senza paure o altro…
    In un’ altro paese, una Signora (ormai sicuramente traumatizzata) ha puntato un’ arma contro il proprietario del cane (tenuto sicuramente in modo maldestro)…il vescovo di Roma, ha ricordato, che è più importante la vita di una persona…
    Ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio e in Dio…
    le leggi civili almeno essenziali…
    (a te che vorresti “alzare le mani” per fare la tua giustizia, ricordo che il vangelo dice “Tutto quanto volete che gl’uomini facciano a te, fallo a loro per primi…”…e se sei un genitore,
    chissà cosa meriteresti…
    Grazie per l’ attenzione e la possibilità d’intervento…
    La Forgia Domenico Pio.

    Domenico Pio 15/05/2016 2:14 Rispondi
  • Che dire…. ampiamente evidenziato gli aspetti positivi di questi animali che in effetti producono più utilità, a chi li adotta con amorevoli cure, che danni.
    I benefici sono di tipi affettivo tanto è vero che essi vengono definiti animali d’affezione e indubbiamente assolvono ad una utilità sociale specialmente per determinate categorie di persone. gli unici nei sono il randagismo e le famose espulsioni fisiologiche. Tralasciando quelle dei cani randagi, molto pochi rispetto a quelli tenuti al guinzaglio, sono proprio questi ultimi che sebbene accompagnati dal loro fido padrone che lasciano il segno in ogni luogo.
    E sono proprio i fidi padroni, che seppure in presenza di un luogo più non curato, lo portano in zone curate…. come a dire il mio cane la fa solo dove l’ambiente e più pulito,….. alla faccia di chi non sa che quello è divenuto un cacatoio pubblico e vi porta i propri pargoli….
    Quello che voglio significare e che anche se si faranno le aree attrezzate per i loro bisogni…. saranno, come già avviene, i conduttori a non condurli lì, praticamente si assiste al fenomeno del cane che si morde la coda…. L’unica alternativa per far fronte a questo misfatto è la sanzionabilità nell’auspicato intento che diffondendosi la notizia…., si becca uno per persuaderne 100, si plachi l’attuale insensato fenomeno, che sotto il profilo sanitario ha notevoli risvolti in particolare per i pargoli…. che giocano, corrono e cadono nelle aree a verde, dove l’ottuso conduttore pensa più al suo cane su dove fare la puppu che non alla solubrità del luogo e dei bambini.

    poli 14/05/2016 12:18 Rispondi

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