Domenica 22 Dicembre 2024

Scomparso Franco Trigiani, uno dei migliori portieri di Manfredonia

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Se n’è andato all’improvviso, Franco Trigiani, nella notte tra domenica e lunedì, dopo l’ultima gara di campionato del Manfredonia; voleva farlo senza clamori e senza ribalta, come aveva fatto nella vita, lavorando tanto e offrendo le sue conoscenze e le sue esperienze ai tanti portieri che ha formato da quando aveva smesso di giocare a calcio, e ai tantissimi alunni, a scuola,  ai quali trasmetteva anche le sue qualità e la sua indiscutibile eccellenza.

Nel calcio non ha avuto la fortuna che meritava. Era un portiere atipico: regolare, razionale, senza frenesie ma con tanto cervello e gran senso della posizione.  Agli uomini della difesa dava grande sicurezza con dialoghi continui nel corso della gara. Le sue qualità emersero da subito e mister Lasalandra non esitò a mandarlo in campo quando era poco più che sedicenne, nonostante il ruolo fosse coperto da colleghi ben più esperti di lui, che nelle settimane successivo all’esordio lo aiutarono a crescere e migliorare.

La prima occasione la ebbe a diciotto anni, quando passò a Barletta, in serie C: due anni di sacrifici fra studio (fatti sempre da primo della classe) e allenamenti, senza troppi risultati.

La seconda chance la ebbe a Foggia, allora in serie B, nella seconda squadra. Ma anche lì, quattro panchine in prima squadra, nella cadetteria, poi null’altro: “Ero solo, in una squadra dove tutti erano seguiti ed avevano dei protettori in società”. Poi il trasferimento nel Lucera, di Apollo, in serie D.

Quando ha realizzato che i treni più importanti erano passati ha pensato di dedicarsi al lavoro, alla scuola,  e alla famiglia. Soltanto qualche buona annata a Monte Sant’Angelo, un anno da gestire con una docenza a Genova.

La sua natura di combattente e la sua intelligenza lo hanno sempre fatto lottare per gli obiettivi massimi.

Appena gli impegni scolastici glielo hanno permesso ha cominciato a preparare i portieri con lo stesso zelo e con la stessa passione con cui si allenava al Miramare, dove, dopo un allenamento, qualche spuntone di pietra gli lasciava dolorosi e vistosi lividi. Ha sempre atteso una chiamata dal Manfredonia, ma, quando sono timidamente arrivate, le trattative non sono andate a termine. Soltanto il GS “R. Castriotta” gli ha permesso di lavorare al Miramare, poi Vieste, con mister Cinque, con cui ha lavorato anche quest’anno e una parentesi, lo scorsa anno, a Monte Sant’Angelo, dove ha sempre avuto molti estimatori.

Voleva andarsene in silenzio, nell’ombra, ma quando la notizia è cominciata a girare si è scoperto quando fosse in realtà amato e apprezzato, come uomo e come sportivo e come docente. Il web ha permesso ha molto amici di ricordarlo: “Eri il portierone, un idolo”; “Un amico da sempre, una persona vera”; “Sei Sempre stato un esempio”; “Persona garbata e gentile”.

Ciao Franco, ci hai lasciati troppo presto.

Antonio Baldassarre

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Commenti

  • SONO RIMASTO SENZA PAROLE ALLA NOTIZIA di franco ,un ragazzo eccezionale sia come portiere che come uomo , è stato un collega e un amico. di sicuro una persona che non si puo’ dimenticare. ciao Franco riposa in pace.
    GIANCARLO RAIMONDI

    GIANCARLO RAIMONDI 17/05/2016 19:18 Rispondi
  • Grazie davvero per queste parole spese in memoria di Franco, grande persona che ha messo sempre gli altri in evidenza, dedicandosi a trasmettere le sue conoscenze sportive e didattiche, rimarrai sempre nel mio cuore Fra.

    Franco Quarata 10/05/2016 13:32 Rispondi
  • Ciao Franco, un Abbraccio Ovunque tu sia. Riposa in Pace Cumpagn Muje.
    P.S: Grazie per l’articolo Antonio.

    Gino Novara 10/05/2016 10:59 Rispondi
  • Ciao Franco,
    grande persona educata e sempre umile.
    Buon riposo

    franco 10/05/2016 10:35 Rispondi
  • Gran brava persona, amata da tutti e non capita da tanti. Ciao Franco, R.I.P.

    teofilo 10/05/2016 9:31 Rispondi

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