Mercoledì 20 Novembre 2024

Il filo di Arianna… tra impegno e polemiche

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Lo scorso 27 aprile in Piazza del Popolo si è svolta la manifestazione finale della Settimana dell’Educazione, un’iniziativa promossa dalla diocesi, rivolta a tutte le istituzioni scolastiche e le associazioni che operano nel territorio e in ambito educativo. La finalità di questo progetto è principalmente far fronte all’emergenza educativa, per creare nuove alleanze tra adulti e giovani generazioni. Mentre in Piazza del Popolo si cantava, si recitava e si ascoltava don Alessandro Colasanto sulla Terra dei Fuochi, un gruppo gioioso di ragazzi dell’Istituto “Rotundi-Fermi”, armati di secchi di pittura e pennelli, dipingeva i cordoli superiori e laterali delle fioriere della Piazzetta Mercato. Immediatamente sono apparse le prime foto su Facebook, chi le ha postate pensava certamente di fare pubblicità ad una manifestazione significativa che si stava svolgendo in quel momento. E invece si è scatenato il putiferio. Come sempre succede tutti si sentono “obbligati” a dire la propria, cosa buona e giusta certamente, ma la maggior parte, in questo caso, si è scandalizzata perché questo gruppo di ragazzi stava “deturpando” la piazzetta mercato che, tra l’altro, si trova accanto ad una chiesa del trecento. Il problema è che tanti, troppi, spesso esprimono giudizi senza prima informarsi. Infatti, è giusto che si sappia che il progetto è partito quasi all’inizio dell’anno con “Adotta l’aula”. Il primo luogo da rendere bello era proprio quello in cui i ragazzi passano buona parte delle loro giornata, l’aula. E i ragazzi, coordinati dalla prof.ssa Annarita Attanasio, referente del progetto, dai prof. Fabio Mazzamurro e Giuseppe Guida hanno elaborato un disegno da realizzare e, autofinanziandosi, si sono messi al lavoro. Così, perdendo solo pochissimi giorni di lezione, hanno creato splendidi disegni nelle loro aule. Il passo successivo è stato “Adotta la città, Il filo di Arianna”. Dopo aver ricevuto i permessi necessari dal Comune, che ha anche messo a disposizione pittura e pennelli, i ragazzi hanno individuato cinque piazze di periferia in condizione di estremo degrado, ma comunque luoghi di ritrovo per i ragazzi della zona. Armati di scope e sacchi per l’immondizia le hanno ripulite, ricevendo apprezzamenti e sostegno anche dagli abitanti nei dintorni, e hanno dipinto elementi e figure geometriche con un calcolo tecnico tale che ogni piazza riconducesse alla piazzetta successiva. Ad ogni piazza è stato attribuito un colore e il grado che indica il relativo orientamento geografico puntando a nord partendo dalla Piazzetta del Mercato 0°N giungendo sulla prima piazza periferica, Arancio: Piazza Luigi Pascale 92°E; Giallo: Piazza Ugo La Malfa 221°W; Azzurro: Piazza Sant’Andrea 301°W; Verde Piazza Bolivar 216°W; Lilla: Piazza N. Penati 51°E, quest’ultimo riferimento dato dalla bussola indica nuovamente la Piazzetta del Mercato. Il Filo di Arianna giunge fino alla Piazzetta mercato, luogo principale di ritrovo di tutta la gioventù manfredoniana, qui, a completamento del percorso, gli stessi colori sono stati riportati sui cordoli delle aiuole. “Quello che non è stato compreso di questo progetto – ci ha riferito la prof.ssa Attanasio – è che l’intento non era quello di realizzare una installazione artistica, ma una protesta silenziosa e pacifica nei confronti del degrado di questi luoghi e di tanti altri della nostra città. I ragazzi da fruitori di queste piazze si sono ritrovati a guardarle con occhi diversi. Con gli occhi di chi scorge possibilità di cambiamento e con gli occhi di chi deve avere rispetto dell’ambiente in cui vive. La pittura che abbiamo utilizzato col tempo sparirà. Quello che ci auguriamo non sparisca è il segnale che abbiamo dato alla città e l’insegnamento che, sicuramente resterà ai nostri ragazzi. Questo li farà essere di certo delle persone migliori

Mariantonietta Di Sabato

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