Come noi tutti manfredoniani sappiamo Piazza Duomo è un centro primario di aggregazione spirituale e umana nella nostra vita; luogo pubblico dove l’uomo si concepisce sia come parte di una più generale massa sia come singolo portatore di proprie riflessioni e istanze, spesso soffocate dai pensieri dominanti e giornalieri dei social, che cercheremo d’accogliere. Una realtà di provincia come la nostra per sopravvivere all’incedere della globalizzazione senza il rischio di appiattirsi né su canoni standardizzati né su isteriche manifestazioni di etnocentrismo deve tutelare e valorizzare i propri Beni Culturali, comune patrimonio artistico (culturali) e fonte di attrazione turistica e di crescita economica per la collettività (beni). L’amministrazione cittadina di recente si è mossa in questa direzione e i risultati in termini non solo mediatici, specie per la costruzione del Tresoldi adiacente la Basilica di Siponto, costruzione funzionale perché fa vivere il Bene Culturale altrimenti “pezzo da museo”, non sono mancati. E’ doveroso ricordare che in quanto patrimonio di tutti il Bene Culturale da noi tutti deve essere tutelato da atti vandalici come quelli che hanno colpito gli Ipogei Capparelli pochi mesi fa palesando le nostre colpe tanto attive, da parte di chi ha commesso tale gesto di inciviltà, quanto passive, da parte di chi sa ma bondianamente “vive e lascia vivere”. Sarà però compito delle autorità comunali promuovere e sostenere le occasioni di sviluppo turistico che possono riempire casse ultimamente un po’ magre ma anche permettere la vita dei Beni Culturali attuando una spinta bottom-up (di spinte top- down ne abbiamo ricevute e ne riceviamo anche troppe). Ma se il Comune è impossibilitato nell’applicare, per volontà statale, una tassa di soggiorno che, per quanto non particolarmente auspicata dai gestori alberghieri, abilmente sfruttata costituirebbe la rampa di lancio per ulteriori attività turistiche, lo sviluppo del turismo non dovrebbe essere allora movimentato dall’Agenzia di competenza?Ma come potrà mai operare tale Agenzia del Turismo se molti dei suoi partecipanti, grandi e piccoli, pur essendosi legati a sottoscritti contratti, sono spesso inadempienti limitando così l’attività del suo presidente Mazzone e non permettendogli di stipendiare un direttore tecnico ad hoc, libero da personali legami con la politica?Le stesse strutture alberghiere; gli stessi B&B presenti, potrebbero essere sostenuti in momenti di difficoltà evitando chiusure pronte a fornire, allo studio delle future generazioni, pezzi di garganica archeologia urbana? Doveroso è evitare le critiche pour parler ma altresì doveroso è evitare di non vedere ciò che ancora non va perché accecati dalle luci della ribalta mediatica.
Domenico Antonio Capone