Dichiarazione dell’on. Colomba Mongiello, componente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
La sicurezza nelle campagne del foggiano è un’emergenza che non può essere più sottovalutata.
Il tragico destino dell’imprenditore agricolo cerignolano è un monito a quanti, a livello territoriale e nazionale, hanno il dovere di agire per scongiurare che altri agricoltori subiscano identica sorte.
Ho personalmente sollevato la questione con il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina e l’ho ribadita nel mio intervento al Forum nazionale sull’Agroalimentare del Partito Democratico.
E’ fondamentale, per lo sviluppo del comparto agricolo, garantire sicurezza e legalità nelle campagne investendo in tecnologia e prevenzione, oltre che rafforzando le classiche misure di controllo del territorio.
Mi auguro che su questo tema si costruisca presto una sinergia istituzionale tra Governo e Regione Puglia, con l’obiettivo di utilizzare quote crescenti dei fondi europei per migliorare la capacità di tutela dei beni aziendali.
Buonpomeriggio, buona Domenica (nel possibile).
La vera emergenza è quella creata dalla situazione debitoria che non permette di essere se stessi e di essere liberi nelle proprie scelte,
ponendo in essere dei comportamenti non consoni all’ educazione ricevua (o ancora da consolidare, pur se in età avanzata)…
Non si può continuare a tenere “legate” intere parentele, consapevoli, che in raltà, la volontà di un uomo deve essere libera…
le varie costrizioni sociali che portano alla distruzione dell’ uomo,
come false professioni religiose (degne dei più certi ergastoli, in caso di piena consapevolezza e possibilità materiale economica), autentiche associazioni a delinquere con mentalità criminale
(sicuramente spinti da qualche spirito contrario…) e tutto ciò che ne è collegato )in quanto i sistemi sono sempre gli stessi)…
Penso che l’ autorità pubblica debba porre in essere sistemi differenti alle “denunce cartacee” (anche se il termine denuncia significa comunicazione…), sistemi preventivi…anche sportelli di segnalazione (abbastanza informali) potrebbero bloccare molti episodi…
La legge, penso, vada interpretata come una tutela al diritto alla vita e sue conseguenze, se pur nella povertà, e non come semplice appllicazione di testi scritti (occorre un buon collegamento e coerenza di divieto e disposizione…tenendo conto dei fattori spirituali, e di quelle verità di ragione che sono più che accertate…”non sapete che si diventa come quello a cui si obbedisce?)…
“Sulla porta del curato è scritto: chi s’impiccia dei fatti del curato muore ammazzato” (deve essere vero…quanti tentati omicidi ho subito…)…ma si attribuisce a Gesù Cristo figlio di Dio
“Tutto quanto vuoi che gl’uomini facciano a te, fallo a loro per primo…”…chi la fà l’ aspetti…che “la vendetta è boccon di Dio…”.
Comunque, ringraziamo per l’ operato “spirituale”, anche se penso che il futuro sia di voci registrate e della cancellazione di moltissime “cariche” umane…
Il dispiacere è che si è molto strumentalizzati e manipolati, tanto da non essere padroni di se stessi e delle proprie azioni o parole, dovendone rispondere in prima persona, ufficialmente o ufficiosamente…
Affidiamoci alla misericordia di Dio, affidando “la falsa società” come i nostri scandali, alla pietà e all’ intercessione della beata Vergine Maria e di tutti i Santi (sicuramente presenti in questo mondo…).
Ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio (se si può, meglio non sbagliare…anche se è per pochi e neanche in modo costante) e in Dio…
chi non ce la fà si sposi…
grazie per l’ attenzione ela possibilità d’intervento…
Domenico Pio La Forgia.