Nessuno è eterno! Tutti passano, Sindaci, Politici, Amministratori, Consulenti ecc.. ma a quanto pare c’è uno studio professionale associato che non è toccato da questa regola naturale; imperterriti accumulano incarichi, alcuni da tempi immemorabili; non importa se sono nello stesso tempo consulenti della proprietà, e controllori di società controllate, spesso più di una, controllori che la legge impone a garanzia di soggetti terzi. Personalmente non ho niente contro di essi, tantomeno è in discussione il loro valore professionale, ma, come per i politici, credo che un ricambio generazionale sia opportuno e doveroso. Soprattutto quando si coprono incarichi incompatibili e con palesi conflitti. Ebbene sì! A questa amministrazione è riuscito anche questo! A nulla sono valse le interrogazioni del consigliere Troiano e le denunce alla magistratura, nella precedente consiliatura, fatte dallo stesso anche a nome del M&C. A nulla sono serviti gli interventi legislativi e le continue pronunce della corte dei conti volte a limitare il ricorso ed i costi degli affidamenti degli incarichi all’esterno della P.A. Il principio generale dell’ordinamento è che le P.A. hanno l’obbligo di far fronte alle ordinarie competenze istituzionali con il migliore e più produttivo impiego delle risorse umane e professionali di cui dispongono. A tal proposito il DLGS 165/2001, modificato con legge 228/2012, esplicita il carattere assolutamente temporaneo e straordinario del lavoro autonomo nelle P.A. prevedendo che “la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata: non è ammesso il rinnovo”; nella nostra amministrazione, basta dare uno sguardo agli incarichi conferiti a collaboratori e professionisti esterni, per rendersi conto che, negli elenchi annuali pubblicati sul sito del comune troviamo soggetti che usufruiscono di incarichi di consulenza ormai da decenni in maniera fissa e continuata. Sarebbe bello vedere che l’amministrazione ricorra ad incarichi esterni esclusivamente in maniera temporanea e con alternanza di soggetti, magari anche giovani, così come consiglia la norma, e con un’attenta politica di risparmio a tutela degli interessi dei cittadini. Sarebbe bello, ma purtroppo la storia infinita ci insegna che molte volte ciò che sarebbe opportuno non coincide con ciò che è.
Caro antonio 01 51
Il DLGS è datato 2001! Quindi il Sig. Caratù poteva fare una riflessione del genere già da due mandati amministrativi (10 anni). Forse ha esplicitato ancor oggi (nel 2016), perché ha bisogno di soldi pubblici e si auto-candida come “faccia nuova” a 60 anni???
Ma daii!!!
Se DLGS dice che, non è ammesso il rinnovo, non ci sono scusanti. Quindi Caratù ha ragione. Purtroppo però, la politica, ne combina di tutti i colori in barba a decreti e leggi.
Ma costui bocciato sonoramente dall’elettorato ha ancora la forza di parlare? Chi rappresenta, se stesso?
concordo! sembra che hanno fatto il patto col signore…
Sicuramente caro Caratù, se ha emanato un messaggio per “auto-promuoversi” è veramente pessimo. I ricambi di cui parla hanno in primo luogo una caratteristica predominante: devo essere ricambi generazionali. Con tutto il rispetto non possiamo togliere persone che hanno un’età media di 45 anni per metterne altre di 60…
Un po illogico non crede? 😉