Giovedì 21 Novembre 2024

"Territorio Zero Puglia" sul referendum e sulla politica energetica

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Il coordinamento “Territorio Zero Puglia” accoglie con piacere il rinnovato spirito ambientalista del presidente della Regione Michele Emiliano, che negli ultimi giorni si sta spendendo senza risparmio per il SI al referendum di domenica, contro le trivellazioni. È obbligatorio, però, ricordare che è necessario un approccio sistemico e di lungo periodo al tema energetico. Il tempo per soluzioni inesperte e improvvisate è terminato. Non è pensabile demandare ad incapaci la scelta di strategie atte a liberarci da quest’economia fossile e non è più concepibile affidarsi a scelte di amministratori, inconsapevoli del rischio che produrranno.

Per il presidente Emiliano questa è un’occasione giusta, nuova e da non perdere, per far entrare la Puglia nel futuro, dotandola di un Assessorato alla Terza Rivoluzione Industriale, da affidare a personalità selezionate sulla base di competenze specifiche e organizzato secondo procedure trasparenti, per ottenere un modello economico e sociale diverso. Una collaborazione fra la classe dirigente politica, quella economica, il mondo accademico della ricerca e la società civile, per concepire strategie e accelerare la transizione verso un nuovo scenario economico; servendoci di un’ economia digitale che valorizzi le risorse naturali del territorio. Così come è successo in Francia, nel Nord Pas de Calais; regione, tra le più vecchie, a vocazione economica fossile della prima rivoluzione industriale, con i suoi numerosi bacini carboniferi, le sue sette acciaierie, i suoi impianti industriali pesanti. I francesi si sa, sono buoni e cari, ma quando gli girano, fanno le rivoluzioni e non ce n’è per nessuno.

Ma, grazie a Jeremy Rifkin e alla lungimiranza di leader politici ed economici, questa regione ha da tempo abbandonato il pensiero fossile sconfiggendolo e ricreando un sistema, prima che economico, sociale, affermando la narrazione, ma anche la concreta realizzazione, della Terza Rivoluzione Industriale, tanto che uno degli industriali più importanti di Francia, ex nuclearista e fossilista, è diventato il coordinatore del gruppo degli imprenditori di questa Rivoluzione, nonché  il principale sostenitore della necessità di una passaggio rapido dai fossili alle rinnovabili.

Non interessa più a nessuno assistere a balletti di palazzo e a nomine salva poltrone. Non siamo disposti a barattare il nostro futuro con campagne elettorali.

Territorio Zero sviluppò, già, una mozione per obbligare la Regione Puglia a livellarsi a un modello de-carbonizzante, affinchè l’agricoltura, la pesca e il rifiuto tendessero sempre più al costo marginale zero e l’energia rinnovabile, unita all’efficientamento energetico, diventasse fonte di sviluppo più che di stagnazione.

Ma, il Presidente preferì, ancora, temporeggiare sornione, dispensando, proprio per quell’assessorato, nomine e poltrone a improbabili detentori, che fortunatamente risposero di no.

Alle volte le situazioni cambiano e possono sfuggire di mano, per questo gli chiediamo a gran voce un tavolo tecnico utile a discutere ogni aspetto per ridisegnare un quadro degno del nome che porterà, ambiente e territorio, appunto. Cogliamo, così, di buon grado le sue dichiarazioni dell’ultima ora dove rifiuta una Puglia trivellata, sporcata dal Petrolio e annebbiata dal Gas, ammettendo come atto doveroso, quello di votare Si al referendum del 17 aprile prossimo.

Quello che non accettiamo è la volontà di trattenere la poltrona, risolvendo tutto nel suo ennesimo bluff.

 

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