Grazie a diverse fonti sappiamo che la distruzione di Bari per mano di Guglielmo I, il quale voleva lasciare il suo segno di grandezza e potenza, avvenne nel giugno del 1156. Il re proveniva da sud e il 28 maggio 1156, dopo un’ aspra battaglia, aveva conquistato Brindisi. Il 18 giugno del medesimo anno il re trattava pace con il Pontefice, presso la città di Benevento. Sembra, secondo alcune fonti che narrano di quelle giornate cruciali per la storia di Guglielmo I, che qualche giorno prima di recarsi a Benevento il re fu presso Siponto, che quindi sarebbe stata distrutta.
A contraddire questa data è il registro di S.Leonardo di Siponto, che fin dal 1155 unisce la parola “diruta” (ovvero distrutta) alla città di Siponto. Secondo questa testimonianza storica quindi, pur non sapendo il momento preciso e la motivazione precisa, Siponto risultava una città distrutta ancor prima della distruzione di Bari, avvenuta nel 1156. Il registro storico-cronologico di S.Leonardo evidenzierebbe che la distruzione ed il definitivo “crollo” della città di Siponto avvenne proprio nell’anno 1155.
Per fortuna, qualche decennio dopo, qualcuno si accorse della bellezza di quella terra e decise di fondare proprio ai piedi del Gargano una “Novella Siponto”…quel “qualcuno” era re Manfredi, figlio di Federico II e fondatore della città di Manfredonia, della quale avrebbe voluto fare una nuova capitale, dopo averne disegnato “ lo piedamento”.
Giovanni Gatta
Fonte: “ Dalla distruzione di Siponto alla fortificazione di Manfredonia” – Giuseppe de Troia -1985 Schena Editore
l’ultima distruzione è recente, AD 2016