I simboli che troviamo su vari oggetti di uso comune, detti “codici di riciclaggio”, sono stati istituiti dalla Decisione della Commissione del 28 gennaio 1997, ai sensi della direttiva 94/62/CE, per permettere di riconoscere in modo chiaro ed immediato il tipo di materiale del quale è costituito l’oggetto riciclabile più precisamente identifica il materiale di imballaggio.
Non sempre sono indicati, in quanto il loro uso è volontario come stabilito dall’articolo 3 della Decisione, e ciò crea un problema al consumatore coscienzioso che intende fare le cose per bene, oppure ci sono ma non sono chiari e non si sa bene a cosa si riferiscono.
Anche se i materiali dove è presente tale simbolo sono tutti teoricamente riciclabili, per alcuni di essi i processi di recupero e di trasformazione risultano alquanto difficoltosi ed economicamente svantaggiosi pertanto qualche consorzio di raccolta dei rifiuti urbani chiede di non gettare nel contenitore per il riciclaggio dei tipi di materiale che invece ne avrebbero diritto, pertanto una volta identificato il rifiuto da riciclare occorre sempre tener presente le linee guida fornite dall’ASE o del proprio consorzio di raccolta dei rifiuti.
La normativa europea ed italiana prevede, ad esempio, l’obbligo di riciclaggio solo per i prodotti in plastica che rappresentano imballaggi.
A partire dal 1º maggio 2012 è possibile conferire negli appositi cassonetti piatti e bicchieri di plastica monouso, restano invece esclusi dalla raccolta degli imballaggi in plastica le posate e piatti e bicchieri durevoli non usa-e-getta, anche se in plastica.
Per aiutare i consumatori alla corretta separazione dei rifiuti, i produttori indicano il materiale usato per l’imballaggio utilizzando dei simboli e sigle composte da numeri e/o abbreviazioni.
I simboli più utilizzati sono indicati nella tabella di seguito riportata.
SIMBOLO | CODICE | DESCRIZIONE | IMBALLI COMUNI | SMALTIMENTO | |
PLASTICHE | |||||
№ 1
PET o PETE |
Polietilene tereftalato o arnite | Bottiglie di acqua, bottiglie di bibite, flaconi di shampoo. | PLASTICA | ||
№ 2
HDPE |
Polietilene ad alta densità | Flaconi, sacchetti. | PLASTICA | ||
№ 3
PVC o V |
Cloruro di polivinile | Contenitori per alimenti.
|
PLASTICA | ||
№ 4
LDPE |
Polietilene a bassa densità | Sacchetti cibi surgelati, pellicola per alimenti. | PLASTICA | ||
№ 5
PP |
Polipropilene o Moplen | Bottiglie di ketchup, uste della pasta. | PLASTICA | ||
№ 6
PS |
Polistirene o Polistirolo | Piatti, bicchieri e posate monouso, grucce appendiabiti, vaschette, imballaggi di elettrodomestici | PLASTICA | ||
№ 7÷19
O |
Tutte le altre plastiche | ||||
CARTA | |||||
№ 20
PAP |
Cartone ondulato | Scatoloni contenenti i mobili da montare | CARTA | ||
№ 21
PAP |
Cartone non ondulato | Scatole di cartone per alimenti | CARTA | ||
№ 22
PAP |
Carta | Carta di giornale, sacchetti di carta | CARTA | ||
№ 23÷39 | Altri tipi di carta. | ||||
METALLI | |||||
№ 40
FE |
Acciaio. Il simbolo identifica anche la banda stagnata | Barattoli, scatolette | LATTINE | ||
№ 41
ALU |
Alluminio | Lattine di birra e bibite analcoliche.
|
LATTINE | ||
№ 42÷49 | Altri tipi di metallo. | ||||
VETRO | |||||
№ 70
GL |
Vetro trasparente/incolore | Bottiglie di acqua | VETRO | ||
№ 71
GL |
Vetro di colore verde | Bottiglie di vino | VETRO | ||
№ 72
GL |
Vetro di colore marrone | Bottiglie di birra | VETRO | ||
№ 73÷79 | Altri materiali in vetro | ||||
MATERIALI COMPOSTI | |||||
Poliaccoppiati: Simbolo generico dei materiali poliaccoppiati. | INDIFFERENZIATA | ||||
Cartone Poliaccoppiato: Simbolo del poliaccoppiato, cioè della carta o cartone accoppiato ad altri materiali. | Tetra Pak | CARTA LIMITATAMENTE AL TETRA PAK |
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№ 80 | Carta e cartone/metalli vari | ||||
№ 81 | Carta e cartone/plastica | ||||
№ 82 | Carta e cartone/alluminio | ||||
№ 83 | Carta e cartone/latta | ||||
№ 84 | Carta e cartone/plastica/alluminio | ||||
№ 85 | Carta e cartone/plastica/alluminio/latta | ||||
№ 86÷89 | Altri materiali composti | ||||
№ 90 | Plastica/alluminio | ||||
№ 91 | Plastica/latta | ||||
№ 92 | Plastica/metalli vari | ||||
№ 93, 94 | Altri materiali composti | ||||
№ 95 | Vetro/plastica | ||||
№ 96 | Vetro/alluminio | ||||
№ 97 | Vetro/latta | ||||
№ 98 | Vetro/metalli vari | ||||
№ 99 | Altri materiali composti |
Nella prima colonna sono riportati codici di riciclo secondo la direttiva europea 94/62/CE, a volte il codice è indicato da una sigla racchiusa in un esagono o in un cerchio (seconda colonna).
Adesso che conosciamo il significato, #differenziamoci!
Gianluca Totaro
Ammetto che questa completezza di informazioni era mancante, ringraziamo l’ ase per averci acculturato in materia, prima per me la plastica era un po tutta uguale, un po come i politicanti, ho sempre pensato fossero tutti palloni gonfiati, ma dopo tali differenze fatte, grazie a questa guida ase, ora sappiamo invece che esistono polimeri di classe A, cosi come i politici di classe A, Cioè quelli che hanno contezza di ciò che attuano e sanno ben dare spiegazioni in merito a determinati argomenti, a chi chiede, esistono polimeri di classeB, cosi come ci sono
politicanti di classe B, che non sanno nulla
non sanno dare risposte utili, e non sono buoni neanche
per la riciclata.
Ottimo lo spot” differenziamoci” . Infatti !!!
Non sarebbe il caso che su ogni singolo rifiuto, venisse indicata la corretta destinazione. Si fanno tante leggi, nazionali e direttive europee…. La raccolta differenziata è una pratica da tutti accettata (problema mondiale) dovrebbe essere, a mio parere, disciplinata semplicemente scrivendo in alcune lingue, le più note e/o a seconda della destinazione della merce…. dove destinare il rifiuto…. giusto come avviene per le indicazione sugli alimenti e quant’altro, e non tante simboli e codici vari…