Il segretario generale UIL Foggia su pensioni, giustizia, evasione fiscale, Puglia e Capitanata
“Siamo entrati in una fase nuova. Con tante sofferenze abbiamo recuperato il pallino dell’iniziativa politica e dell’unità sindacale”. Così Gianni Ricci, segretario generale UIL Foggia, nel corso della sua relazione al consiglio generale territoriale della UIL. “Abbiamo tenuto tante assemblee nei comuni sulla nuova piattaforma delle relazioni industriali riallacciando il filo di un discorso importante con Cgil e Cisl e con i cittadini”, ha rimarcato Ricci che ha quindi rilanciato il tema pensioni minime: “estendere il bonus di 80 euro alle pensioni minime recuperando fondi dall’evasione fiscale. Ma, per rilanciare questo Paese, abbiamo bisogno di una riforma organica della Giustizia, tempi certi per le sentenze”.
Critico il giudizio del segretario generale sul piano di riordino ospedaliero: “Emiliano ha preso in giro tutti cambiandolo senza concertazione. Giusta la bocciatura del Ministero”.
Non sono mancati accenni alla situazione regionale e provinciale: “Siamo in una Regione, agli ultimissimi posti in Italia in materia di infrastrutture e opere pubbliche. Qui, nella nostra amata Puglia, un temporale un po’ più lungo e violento del solito è in grado di mettere in ginocchio l’agricoltura e di rendere impraticabili molte strade isolando pezzi importanti del territorio. La criminalità, nonostante gli sforzi delle Forze dell’ordine, continua a farla da padrona in tanti settori strategici; chiudono realtà produttive importanti come là Sangalli vetro e rischiamo di perdere i musei e la nostra principale istituzione culturale: la Biblioteca Provinciale.
La Provincia, esautorata dalla legge di riordino Delrio, non è più in grado di fare fronte a molteplici competenze strategiche. I comuni registrano, ancora e sempre, ritardi burocratici, inadempienze, e non riescono ad agganciare la locomotiva europea perdendo finanziamenti e progettualità importanti”.
Riflessione importante anche sulla conferenza organizzativa nazionale: “Non ci convince la “regionalizzazione” del sindacato perché è un modello organizzativo che toglie voce ai territori e uccide le eccellenze, e la UIL Foggia è un’eccellenza”.