Curati dall’Ecomuseo di Manfredonia, nei giorni di Pasqua si sono svolti gli Open Days di tutti i siti storico-archeologici di Manfredonia. L’evento è stato possibile grazie alla disponibilità dell’impresa Cobar S.p.a., esecutrice dei lavori, e del personale del Polo museale di Puglia, ma grazie anche alla collaborazione dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, del Segretariato Regionale del MiBACT, della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia e del Comune di Manfredonia. Ebbene, al momento di fare il bilancio delle giornate, un dato spicca su tutti. Non è ancora trascorso un mese dal giorno dell’inaugurazione del Parco archeologico di Santa Maria di Siponto, che i numeri parlano chiaro riguardo all’impatto che l’installazione realizzata dal giovane artista milanese Edoardo Tresoldi avrà sul futuro della nostra città. A tutt’oggi si sono contati, infatti oltre settemila visitatori provenienti non solo da regioni vicine ma anche ogni parte del mondo; inoltre tutti i canali d’informazione, televisiva, radiofonica e online, ne hanno parlato con grande meraviglia. E anche noi manfredoniani, in principio un po’ scettici e incuriositi da quanto si stava realizzando, adesso siamo affascinati da questa virtuale, eterea basilica. Purtroppo, al ravissement segue il triste risveglio nella realtà. Per raggiungere la bellissima basilica, posta al centro di un grande parco archeologico ancora tutto da scoprire e valorizzare, si può lasciare la macchina a Siponto e percorrere a piedi la passeggiata archeologica, oppure accedere dalla SS 89 parcheggiando nel limitatissimo spazio previsto all’esterno della recinzione. Durante gli Open Days, periodo di massima affluenza, anche per la recente apertura della nuova basilica, ci si è resi conto non solo dell’inadeguatezza del parcheggio, ma della grande pericolosità della strada, invasa da macchine parcheggiate su entrambi i lati, senza semafori, strisce pedonali, dissuasori per rallentare la velocità, e insufficiente personale addetto alla gestione del traffico. Chi si sia trovato a passare nei pressi della basilica in quei giorni racconta di file di ore e parcheggi lontanissimi, che costringevano a camminare su una strada molto trafficata. È vero che forse non ci si aspettava tanta affluenza, ma questo non toglie che il parcheggio sia inadeguato e la strada pericolosissima sia per chi parcheggia sul lato della basilica, sia per chi lo fa sul lato opposto. Vero è che una strada non si può adeguare dall’oggi al domani, ma si potrebbe pensare almeno ad un maggior numero di personale addetto al traffico, soprattutto nei giorni più affollati, anche se la basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 alle 13,00 e nel pomeriggio dalle 17,00 alle 21,00. È scontato, certo, ma la prudenza non è mai troppa.
Mariantonietta Di Sabato
Foto di Bruno Mondelli
Una iniziativa che può e non può essere condivisibile per la sua forma artistica …ma che mette in evidenza un aspetto assai preoccupante in merito alla sicurezza di tanti visitatori. Si potrebbe espropriare il terreno lateralmente alla basilica verso Foggia e destinarla ad ampio parcheggio..prima che ci scappi il ferito o ancor peggio..il morto…!!??? Poi,si potrebbe creare intorno a quell’area delle attività artistiche di antica scuola artigianale Sipontina,ma NON in modo selvaggio come spesso accade in certi luoghi di culto e di storia !!!!!! Grazie
Bene è l’aver messo in evidenza tale aspetto per tale sito….
Come detto in altre occasioni lo stesso problema si avrà alla Basilica di San Leonardo all’orquando saranno ultimati i lavori e la stessa sarà usufruibile da parte di tanti visitatori.
Si fecero delle proposte che si auspica vengano vagliate e/o quanto meno trovate soluzioni al fine di scongiurare incidenti, anche in costanza del fatto che la strada prospiciente si presta ad una velocità superiore da parte dei mezzi in transito per Foggia/Manfredonia…
Si fece riferimento al sottopasso realizzato alla salita/discesa di Santa Lucia che permette un facile e sicuro attraversamento alle opposte sponde della strada.